Mentre proseguono le proteste in Francia dopo l’omicidio di Nahel, un esponente dell’estrema destra francese ha lanciato un fondo a sostegno del poliziotto Florian M., che ha sparato contro il giovane, uccidendolo.

Proteste in Francia, Jean Messiha dell’estrema destra francese a sostegno del poliziotto che ha ucciso “un delinquente”

La Francia sta vivendo, in questi giorni, una delle sue pagine più difficili. L’omicidio del giovane Nahel, da parte di un agente di polizia che gli ha sparato quando il ragazzo non si è fermato a un posto di blocco, ha scatenato le proteste della popolazione. Dalle banlieue si è alzato il grido di indignazione per quanto accaduto, causando scontri e ondate di arresti.

Non mancherà di alimentare le tensioni l’iniziativa intrapresa da un esponente dell’estrema destra francese, Jean Messiha, che ha deciso di aprire un fondo a sostegno del poliziotto che ha ucciso il 17enne a Nanterre e della sua famiglia.

Messiha ha annunciato l’istituzione di questo fondo su Twitter, parlando di sostegno in favore di una persona “che ha fatto il suo lavoro” contro quello che lui definisce “un delinquente”.

“Sto lanciando un fondo per sostenere l’agente di polizia Florian M., che ha fatto il suo lavoro e ora sta pagando un prezzo molto alto”, si legge nel tweet. “Sostenetelo massicciamente e sostenete le nostre forze di polizia! Mostriamo loro da che parte sta la Francia!”

Al momento, il fondo ha raggiunto la cifra di circa 200 mila euro.

Messiha si scaglia anche contro Macron e le sue politiche volte a “sradicare la civiltà francese”

L’iniziativa di Messiha è destinata a far discutere, anche alla luce della recente decisione della procura di Parigi di richiedere l’arresto per Florian M., l’agente di polizia.

Messiha è da sempre vicino agli ambienti della destra estrema francese, ex consigliere della leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ed ex sostenitore di Eric Zemmour, candidato alle elezioni presidenziali del 2022 con il partito partito nazionalista Reconquête.

Da quando sono iniziati gli scontri, ha più volte preso parola – anche su Twitter, dal quale era stato sospeso nel 2021 per ripetute violazioni della politica sulla condotta d’odio del social network, per poi essere riammesso all’inizio del 2023 – contro i manifestanti.

Bersaglio delle sue invettive anche il presidente Emmanuel Macron, rappresentante di quelle politiche che, secondo Messiha, stanno sradicando la civiltà francese.

“Macron critica i social network”, si legge in un altro tweet da lui pubblicato. “Perché mostrano tutta la verità – continua – la cruda realtà che il sistema anti-nazionale ha cercato di nascondere ai francesi per decenni […] Grazie ai social network, finalmente sappiamo cosa sta succedendo in Francia. Finalmente vediamo le terrificanti conseguenze della loro folle politica volta a sradicare una delle più grandi civiltà del mondo: quella francese. Speriamo – conclude Messiha – che il campanello d’allarme sia salutare”.