La violenza e la guerriglia hanno preso il sopravvento nelle banlieue francesi, da giorni teatro di feroci proteste, dopo la morte di Nahel, 17 anni, a Nanterre, periferia di Parigi, colpito da un poliziotto mentre era alla guida di un’auto. Il giovane, non si è fermato a un posto di blocco della polizia.
Adesso la tensione è alle stelle, con disordini in molte città della Francia. La testimonianza di Rim Chabbi, 32enne magrebina di origini italiane che vive nel Bonlieu parigino, racconta a Tag24 quello che sta vivendo in questi giorni, parlando di una situazione insostenibile e di una città devastata da giovani vandali inferociti per la morte di un loro coetaneo.
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Francia, guerriglia: “Situazione critica, dichiarato coprifuoco dalle 22:00 fino alle 6:00”
Rim Chabbi lei vive a Parigi da diversi anni, la sua testimonianza arriva quindi dal Bonlieu parigino, dove da diversi giorni è un susseguirsi di atti vandalici ad opera di giovani manifestanti. Com’è la situazione nella capitale francese?
“La situazione è critica. La sera verso l’1:00 di notte alcuni giovani si riuniscono nel Bonlieu parigino per saccheggiare, rompere e bruciare macchine della polizia, autobus, pullman e anche saccheggiare negozi. Il mio quartiere è stato vittima di questi atti vandalici. Due sere fa, per esempio,è stata attaccata la sede della polizia municipale, sono state bruciate tutte le auto e i mezzi messi a disposizione dal corpo per proteggere la popolazione. Sono state bruciate anche delle ludoteche, delle biblioteche, le scuole saccheggiate e bruciate“.
Com’è cambiato il suo quartiere?
“Io vivo nel Bonlieu parigino, in un quartiere visibilmente calmo, ma dopo queste ultime serate la situazione è visibilmente cambiata. Mi sveglio ogni mattina preoccupata, con il terrore di trovare dei piccoli incendi intorno a casa mia, sulla strada, alla fermata degli autobus“.
Si può uscire la notte?
“No, qui è stato dichiarato una specie di coprifuoco dalle 22:00 fino alle 6:00 del mattino che impedisce a ogni minore di uscire se non accompagnato dai propri genitori. Non sono inoltre disponibili trasporti pubblici a partire dalle 21:00, eccetto che nelle grandi città, dove i trasporti pubblici sono invece disponibili fino a mezzanotte. Molti pullman sono stati bruciati, rubati, e questo ha un impatto importante sulla popolazione che ogni mattina cerca di recarsi sul proprio posto di lavoro”.
Chi sono questi giovani manifestanti?
“Purtroppo queste manifestazioni sono guidate soprattutto da giovani dai 14 ai 17 anni, che colpiscono la popolazione francese, soprattutto le persone di ceto medio che si trovano penalizzate nello loro vita quotidiana“.
Ha subito dei danni?
“Io personalmente ho subito questa ingiustizia, infatti, mi hanno bruciato l’auto davanti casa e lo stesso è accaduto alle macchine dei miei vicini. Inoltre, non sappiamo se l’assicurazione potrà rimborsare i danni subiti”.
Queste proteste da cosa si differenziano da quelle avvenute per la riforma delle pensioni di Macron?
“Queste manifestazioni riguardano principalmente i giovani dopo l’uccisione di questo giovane ragazzo di 17 anni, di origine magrebina e non hanno nulla a che vedere con le manifestazioni esplose a seguito delle riforme delle pensioni che sono state presentate qualche mese fa qui in Francia. Qui assistiamo a delle vere e proprie situazioni di guerriglia“.
“Sono preoccupata per i miei cari e per il futuro del Paese”
Ha mai avuto paura?
“Non mi sento di dichiarare di avere paura, poiché la sera mi chiudo in casa, però, sicuramente sono preoccupata per il futuro del Paese, per le persone a me più care”.
Qualche aneddoto che ha vissuto in prima persona?
“Ho sentito storie di persone che sono state minacciate con i fuochi d’artificio qualora avessero solo provato a parlare o a reagire di fronte a quanto visto. Ho visto delle immagini che fanno paura, che sono inquietanti, ma anche immagini di coraggio di adulti e di genitori che sono scesi a recuperare i propri figli o i figli di altre persone, cercando di fermare questi giovani e farli ragionare.
Pensa che dietro le rivolte ci sia il nodo del razzismo o della discriminazione?
“Alcune parti politiche pensano che queste manifestazioni sono dovute alle azioni di razzismo contro le popolazioni di origine straniera soprattutto persone di colore e di origine magrebina. Nonostante la Francia conta ormai la quinta e la sesta generazione d’immigrazione. Penso che tutto ciò é dovuto alle stigmatizzazioni delle popolazioni di origine straniera soprattutto di classe medio bassa. Ad esasperare il tutto è la concentrazione di queste minoranze in quartieri specifici dove la delinquenza prende forza ogni giorno di più, prendendo forma di un ghetto e dove la polizia non ha accesso. Tutto ciò è veramente triste!“