Terribile incidente sull’autostrada A14 nella mattina di oggi. Un uomo di 58 anni ha perso la vita nel tragico schianto di un’automobile. Ferito anche un bambino di soli 7 mesi, nipote della vittima.

L’incidente non ha coinvolto altri veicoli oltre alla quattro ruote su cui viaggiavano le persone coinvolte.

La tragedia si è consumata intorno alle ore 7:00 di questa mattina, Sabato 1 Luglio 2023.

A bordo dell’automobile un’intera famiglia di origini pugliesi ma residente a Lodi. Al volante della vettura vi era il padre del neonato, che era seduto sul sedile posteriore insieme alla madre. Il nonno del piccolo invece era posizionato sul sedile anteriore del passeggero.

Proprio il 58enne ha riportato la peggio nel terribile schianto. Per lui non ci sono state possibilità di salvezza. L’uomo è deceduto sul colpo.

L’automobile procedeva lungo l’autostrada A14 Bologna-Taranto in direzione sud. Arrivati all’altezza del chilometro 233, tra il casello di Ancona e quello di Loreto, il conducente ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro il guardrail.

Dalle prime informazioni sembra che il giovane alla guida non sia riuscito a ripretendere la giusta traiettoria dopo una sbandata improvvisa.

Inevitabile dunque la collisione contro le barriere metalliche. L’impatto è stato molto violento a causa della velocità consentita in autostrada.

Incidente oggi sulla A14: 58enne morto sul colpo

È scattata subito la macchina di emergenza. Sul posto si sono precipitati i soccorritori medici a bordo di due ambulanze del 118. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno bloccato parzialmente la circolazione nel senso di percorrenza interessato, limitando il passaggio dei veicoli ad una sola corsia. I tecnici della Direzione 7/o Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia hanno collaborato alla gestione del traffico.

La gravità dell’incidente ha indotto il centro di emergenza medica regionale ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso in modo da trasferire il più velocemente possibile in ospedale le persone coinvolte.

Destava particolare preoccupazione la presenza del neonato a bordo dell’utilitaria. 

Una squadra di Vigili del Fuoco ha provveduto ad estrarre i feriti dalle lamiere accartocciate.

Per l’uomo di 58 anni sul sedile anteriore il destino era però ormai segnato. Era infatti privo di conoscenza quando i pompieri lo hanno estratto dalla carcassa incidentata. Affidato alle cure dei sanitari, questi hanno eseguito a lungo le opportune manovre di rianimazione. Dopo mezz’ora i tentativi sono stati interrotti ed al personale medico non è rimasto altro che constatare il suo decesso a causa dei gravissimi traumi subiti del terribile schianto.

Il neonato ha subito solo qualche lieve contusione. Ferite più severe ma non tali da temere per la sua sopravvivenza per il guidatore del mezzo. L’uomo, insieme alla compagna e al figlioletto, è stato accompagnato in Pronto Soccorso dell’Ospedale Torrette di Ancona per le cure del caso. Secondo i dettagli diffusi dalla stampa locale nessuno dei tre sarebbe in pericolo di vita.

Pesanti disagi alla circolazione

I Vigili del Fuoco hanno nel frattempo messo in sicurezza l’intera area interessata dall’incidente sull’A14. Gli agenti di Polizia Stradale della sottosezione di Porto San Giorgio hanno quindi eseguire i rilievi per accertare con maggior precisione la dinamica del sinistro risultato fatale.

Inevitabilmente la chiusura del tratto autostradale ha generato pesanti ripercussioni agli utenti. Il procedere su una sola corsia ha causato infatti code fino a tre chilometri in direzione Pescara.

La viabilità è tornata alla sua normalità dopo la rimozione dell’automobile incidentata. I militari hanno sequestrato il mezzo per accertare eventuali guasti meccanici.

Al momento infatti non è ancora del tutto chiara la causa dell’incidente. Un quadro più preciso arriverà dall’analisi dei rilievi incrociata con le immagini di videosorveglianza dell’autostrada. L’occhio elettronico potrebbe infatti aver notato qualche anomalia nell’incidere del mezzo o immortalato l’esatto istante dello schianto.

Gli inquirenti inoltre raccoglieranno anche le dichiarazioni del conducente, che nel frattempo è stato sottoposto ai test tossicologici di rito.

Solo allora si potranno avanzare ipotesi circa le responsabilità o archiviare il caso come una pura fatalità.