Cristiano Giuntoli età: Ieri, nell’ultimo giorno della stagione agonistica 2022/2023, si è chiusa con un anno di anticipo la storia lavorativa tra il ds toscano e la società Napoli. Tanto si vociferava, tanto si è verificato: De Laurentiis nulla ha potuto contro il “volere” del suo dirigente che alla Juve voleva andare e alla fine alla Juve andrà.

Non poteva essere altrimenti, non c’è nessun ostacolo che tenga, quando la Vecchia Signora chiama bisogna sempre rispondere affermativamente, del resto lavorare per Madama è per i più grandi e Cristiano Giuntoli oggi lo è.

Sarà andato di traverso ai più, ma l’approdo del ds a Torino è inevitabile, il connubio Giuntoli-Juventus è di quelli che restituirà la Signora in bianco e nero all’elite del calcio europeo, magari non da subito ma la strada tracciata dal nipote preferito dell’avvocato Gianni Agnelli è quella che porta verso quella direzione. Imboccarla adesso significa porre le basi per un nuovo ciclo vincente.

Chiamato dunque a risollevare le sorti di una nobile decaduta, andiamo a conoscere meglio il profilo di Cristiano Giuntoli.

Cristiano Giuntoli età

Classe 1972, nato nella città dei Medici, 51 anni fa, Cristiano Giuntoli ha sempre “vissuto” il mondo del pallone: ha cominciato a dargli del tu sin dai suoi primi anni da calciatore.

Carriera

Ha finito per militare tra gli anni ’90 e i primi del nuovo millennio in squadre dilettantistiche raggiungendo anche la serie D. Prato, Latina, Imperia, Savona e Sanremese le casacche che ha indossato nel ventennio di una carriera che non ha mai conosciuto il professionismo. Professionismo che invece “ha incontrato” nel ruolo di dirigente, quando dopo aver preso a Coverciano il patentino di UEFA B (è il periodo della aurea ISEF) per intraprendere il percorso di allenatore, con il Siena nel 2008/2009 ha ottenuto la promozione nella serie cadetta.

Il passaggio al Carpi ha segnato la sua svolta: prima da ds e poi da responsabile dell’area tecnica, ha iniziato ad ottenere risultati uno dopo l’altro che hanno significato la scalata dalla Serie D fino alla Serie A. Successivamente, nel 2014, è arrivata la chiamata del Napoli.

I migliori colpi

Cristiano Giuntoli è di carne e ossa, pertanto incarnando le sembianze dell’uomo imperfetto, non ha sempre “azzeccato” i colpi di mercato. Quando l’ha fatto e lo ha fatto spesso ha messo a segno dei capolavori.

Il primo che ci piace ricordare è Kevin Lasagna, attuale attaccante del Verona che è stato visionato ai tempi della Governolese, squadra allora militante in Promozione e acquistato ai tempi del Carpi, due anni dopo per una cifra pari a 75 mila euro dall’estero in D. L’attaccante fu uno dei principali protagonisti della storica promozione in A dei modenesi.

Il secondo sul quale vogliamo soffermarci è Gaetano Letizia acquistato nel 2012 dall’Aversa Normanna, squadra della vecchia C2. Anche lui fu protagonista con il Carpi. Oggi è un giocatore del Benevento che dalla Serie B é sceso in C.

Un altro giocatore che ha fatto sognare i tifosi del Carpi è stato Roberto Inglese. Giuntoli lo acquistò al Lumezzane in D. Oggi è in forza al Parma.

I capolavori assoluti arrivano ai tempi del Napoli: Zielinski, allora giocatore di proprietà dell’Udinese acquistato con 15 milioni di euro e prestito di Zuniga.

Di Lorenzo, oggi capitano del Napoli neo campione d’Italia e difensore della nazionale campione d’Europa, acquistato all’Empoli nel 2018 per 8 milioni di euro.

Lobotka, acquistato per 20 milioni di euro dal Celta Vigo. Oggi rappresenta la mente del centrocampo del Napoli.

Osimhen, le cui prestazioni oggi valgono più di 150 milioni di euro, nel periodo pandemico fu comprato a 50 milioni di cash e 20 milioni di contropartite tecniche.

Frank Anguissa, preso a titolo di prestito dal Fulham che nel 2021 era appena retrocesso e riscattato subito a 15 milioni di euro.

Kim, arrivato per sostituire Koulibaly, rivelatosi più efficiente del predecessore, è stato acquistato “solo”per 18 milioni di euro dal Fenerbahce.

Kvaratskhelia. Ala georgiana del 2001, sconosciuta. È stato prelevato dalla Dinamo Batumi per poco più di 12 milioni ed è risultato determinante per la conquista del terzo storico scudetto partenopeo.

La famiglia juventina e Allegri

C’è un paese che lega Giuntoli ad Allegri: Agliana. Agliana è la terra che ha dato i natali al neo ds della Juventus, ed ha regalato all’allenatore della Juve la possibilità di allenare per la prima volta.

Ad Agliana vive la famiglia Giuntoli da sempre tifosa della Juve. Voci di popolo, raccontano che il padre del ds abbia chiesto di essere seppellito portando con sé la maglia bianconera.