Già a pochi giorni dalla morte di Silvio Berlusconi, in molti hanno iniziato a domandarsi chi avrebbe occupato il suo posto da senatore ed è iniziata subito a circolare la notizia della possibilità di Adriano Galliani verso il Senato. E proprio oggi questa indiscrezione torna al centro della cronaca nazionale e politica. Sembra infatti che il “braccio destro sportivo” del Cavaliere sia pronto a scendere in campo in vista delle suppletive di Monza.

Adriano Galliani verso il Senato: l’indiscrezione

Forse non tutti sanno che la legge italiana prevede che, nel momento in cui muore un deputato o un senatore, è necessario procedere con delle elezioni suppletive nel collegio elettorale dove quest’ultimo era stato eletto. Nel caso di Berlusconi dunque stiamo parlando di Monza. Si tratta di città a cui l’ex premier è stato legato per moltissimi anni e non solo dal punto di vista politico.

Nelle ultime settimane si era vociferata anche a proposito di una discesa in campo politico di uno dei figli del leader di Forza Italia. Chi? Pier Silvio Berlusconi. Tuttavia oggi il Corriere della Sera fa sapere che sì la famiglia Berlusconi continua a sostenere il partito fondato dal padre nel 1994, ma si apre ancora di più la possibilità che sia Adriano Galliani a prendere il posto del politico in Senato.

Galliani per tutta la vita non solo è stato un socio dell’ex Presidente del Consiglio, ma anche un grande amico. Proprio per questo motivo sembra che egli sia pronto a candidarsi alle elezioni suppletive del Senato per il seggio di Monza. Posto rimasto vacante appunto dopo la morte di Silvio Berlusconi.

Attenzione però: è bene precisare che al momento si tratta ancora di un’indiscrezione, dunque manca ancora l’ufficialità. Però, dall’altro lato, è anche vero che tutte le strade sembrano portare l’attuale amministratore delegato di Monza alla candidatura, nonostante all’interno di Forza Italia nessuno si sia veramente esposto su questo tema, sulla questione della persona che prenderà, tra non molto, il posto di Berlusconi. Le elezioni si terranno entro la fine di ottobre 2023.

Cosa pensa la famiglia Berlusconi?

Fonti di partito intanto fanno sapere che la famiglia dell’ex premier avrebbe già le idee molto chiare su Adriano Galliani. Quest’ultimo infatti, riferiscono, viene considerato quasi come uno zio dai figli di Berlusconi. Così, in caso egli decidesse di candidarsi alle suppletive di Monza e in caso vincesse, ritornerebbe ufficialmente in Senato tra le file di Forza Italia. Egli infatti c’era già stato per la legislatura che era partita nel 2018 ed era terminata nel 2022.

Ecco dunque cosa riferiscono le indiscrezioni che arrivano oggi direttamente dalle fila di Forza Italia:

Il gabinetto di famiglia ha già deciso che il candidato sarà lui, che per i figli è come uno zio.

Il rapporto tra Galliani e Berlusconi

Ieri, venerdì 30 giugno 2023, a Rimini, Adriano Galliani è tornato a parlare del suo stretto legame con l’ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Ai microfoni di Skytg24, ha raccontato di aver condiviso con lui gran parte della sua vita e di aver imparato molto dal Cavaliere.

Sono qui per ricordare il mio maestrom la persona con cui ho condiviso 44 anni della mia vita e da cui ho imparato tutto. Ora, da orfano come mi sento, cercherò di andare avanti e tenere alto l’esempio che mi ha dato e quello che mi ha fatto diventare in questi 44 anni.

Galliani ha proseguito raccontando poi quello che era ed è ancora oggi il suo stato d’animo, cioè quello di un uomo molto addolorato. L’ad del Monza ha raccontato che lui e Silvio Berlusconi si sentivano tutte le sere, ma ora le telefonate non arrivano più.

Io sono un uomo molto, molto addolorato. Oltre a cenare spesso con lui, io lo sentivo tutte le sere. Ora continuo a guardare il telefono e non arrivano più le telefonate. Sono una persona molto addolorata.

Non è mancato nemmeno il ricordo della prima volta in cui i due si sono visti e conosciuti:

Era il 1 novembre 1979, con Berlusconi ci siamo incontrati a cena e così è iniziata la mia storia nella tv e nel calcio. Il Milan e il Monza sono la mia vita. Quando prendemmo il Milan, Silvio mi disse due cose. La prima è che il Milan, così come lo sport e il calcio, afferiscono alla sfera dei sentimenti e non del business, la seconda è che assomigliano un po’ alla religlione, a misteri gaudiosi e dolorosi. Così siamo sempre andati avanti, passando da Istanbul a Atene, dall’eliminazione con il Cittadella alla vittoria con il Pisa. Quello che ho imparato nella vita, l’ho imparato da Berlusconi.