Kyrie Irving ha deciso di non abbandonare i Dallas Mavericks per sposare altri progetti. La notizia è arrivata nella notte dopo settimane in cui si sono susseguite voci di un suo possibile approdo in altri lidi. Il playmaker, infatti, è stato accostato a più riprese ai Phoenix Suns e ai Los Angeles Lakers. Prima di loro, però, negli USA era uscita la notizia che lo stesso Irving avrebbe cercato di convincere LeBron James ad unirsi ai Mavericks per andare a formare i big three più in voga della Lega insieme a Luka Doncic. La realtà dei fatti ha invece portato ad un altro scenario: LeBron ha annunciato di essere vicino al ritiro e la trade sarebbe cosa complicatissima.

Irving torna ai Dallas Mavericks: le altre firme sul mercato

Ecco perché Kyrie Irving ha trovato una soluzione molto più semplice: firmare con i Dallas Mavericks e poi quello che porterà la offseason alla franchigia di Mark Cuban, si vedrà. Nel frattempo, il playmaker ex Brooklyn Nets ha firmato un contratto triennale da 126 milioni di dollari: ossia una media di più di 40 milioni a stagione. Forse troppi per un giocatore che negli ultimi anni ha fatto parlare di se più per quanto visto fuori dal parquet a causa delle sue teorie terrapiattiste e altre situazioni socio-religiose di difficile traduzione.

Il mercato NBA ha portato anche ad un’altra serie di movimenti interessanti, come quello di Fred VanVleet che è finito a Houston per 130 milioni, mentre Haliburton ha firmato il rinnovo con Indiana per un totale di 260 milioni in cinque anni. Cifre folli che derivano però da un innalzamento regolare del Salary Cap NBA. Infine, ricordiamo la situazione di Danilo Gallinari in attesa di buyout con i Washington Wizards: su di lui ci sarebbero i Miami Heat che hanno perso nel frattempo Gabe Vincent (in direzione Los Angeles Lakers).