Quasi mille persone arrestate, più di duemila incendi, oltre settanta poliziotti feriti. Il bilancio dell’ultima notte di proteste in Francia, tra venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio, è dannatamente ingombrante. Gli arresti sono stati più del totale delle prime tre giornate di rabbia e violenza, scese tra le strade francesi. Il Governo cerca di tenere botta schierando decine di migliaia di agenti per arginare la dilagante protesta nata dopo la morte del giovane Nahel, ucciso da un poliziotto in una banlieue di Parigi.

Francia, i danni della quarta notte di proteste

Mentre la Francia brucia e lo Stato raccoglie i cocci, il ministero dell’Interno annuncia l’arresto di 994 persone in una sola notte. Nelle prime tre giornate erano state quasi mille. Ma il grave bilancio non si ferma qui: alla conta si aggiungono anche i circa 1.350 veicoli dati alle fiamme, i 234 edifici incendiati o danneggiati, insieme ai 2.560 incendi registrati tra le strade pubbliche. 

I manifestanti sono agguerriti e ben organizzati. Secondo Le Monde tra le armi più utilizzate ci sono dei “mortai artigianali”, noti anche come “candele romane”, dei tubi dalle grandezza di un giornale arrotolato utilizzati contro le forze dell’ordine. Non è una novità, il loro utilizzo, ma il massiccio uso testimonia l’esistenza di “scorte apparentemente inesauribili“, scrive ancora Le Monde.

Difatti sono stati feriti in tutto 79 agenti “tra poliziotti e gendarmi” (7 con un fucile da caccia), spiega il ministero dell’Interno, che ha registrato anche 31 attacchi a stazioni di polizia, 16 attacchi alle stazioni della municipale e 11 alle caserme della gendarmeria.

Lione e Marsiglia sono le due città dove la guerriglia urbana è stata più accesa, ha detto la fonte della polizia, come anche Grenoble dove diversi gruppi di giovani hanno sparato colpi di mortaio contro gli agenti, che hanno riposto con il lancio dei lacrimogeni. A Metz, riportano i quotidiani francesi, è stata incendiata la biblioteca nel quartiere Borny.

Ondata di cancellazioni tra hotel e ristoranti

Tra le vittime delle proteste anche gli albergatori e i ristorati di tutta la Francia. Un’ondata di cancellazioni ha colpito hotel e ristoranti, mentre in alcuni casi ci sono stati danni alle strutture.

“I nostri membri dell’hotel hanno subito un’ondata di cancellazioni di prenotazioni in tutti i territori colpiti dai danni e dagli scontri”

, ha affermato lo chef Thierry Marx, presidente della principale associazione dei datori di lavoro del settore alberghiero e della ristorazione.

Appello di Mbappè alla calma: “la Violenza non risolve”

Il calciatore del Psg e della nazionale francese, Kylian Mbappé, uno dei primi a condannare la morte del giovane Nahel per mano della polizia a Nanterre, ha lanciato un appello alla calma dopo l’ultima notte di violenza e distruzione.

“Dopo questo tragico evento, abbiamo assistito all’espressione della rabbia popolare di cui comprendiamo il background, ma la cui forma non possiamo acconsentire. Poiché molti di noi provengono da quartieri poveri, condividiamo questa sensazione di dolore e tristezza. Ma questa sofferenza si aggiunge al dolore di assistere impotenti a un vero processo di autodistruzione. La violenza non risolve nulla, soprattutto quando si trasforma inesorabilmente e instancabilmente contro chi lo esprime”.