Reddito di cittadinanza e Adi, quali sono le nuove regole? Quanto si prende con l’assegno di inclusione?Quando tolgono il Reddito di cittadinanza? Chi ha diritto al reddito di inclusione? Quanto deve essere l’ISEE per il reddito di inclusione? Come funziona il nuovo reddito di inclusione? Riceviamo numerose domande riguardanti la fine dell’Rdc e l’introduzione dell’Adi; d’altra parte, si avvicina l’erogazione del nuovo ammortizzatore sociale per le persone più svantaggiate.
A riguardo, si precisa sin da subito che, gli importi saranno diversi in base ai requisiti in cui rientra il beneficiario. Analizziamo insieme le principali caratteristiche della nuova misura di contrasto alla povertà e inclusione sociale promossa dal governo Meloni.
Reddito di cittadinanza e Adi: nuove regole
L’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di inclusione hanno modificato il quadro degli interventi assistenziali previsti per i prossimi anni. Sin dall’inizio è stato chiaro che l’intento era quello di rendere più difficile l’accesso agli ammortizzatori sociali, disincentivando la corsa ai sussidi.
D’altra parte, nonostante nell’aria si senta il profumo delle vacanze estive, non tutti potranno godersi un meritato relax. Nei prossimi mesi, la spesa dei condizionatori, indispensabile per contrastare l’afa estiva, potrebbe creare non pochi problemi alle famiglie italiane che hanno perso il Reddito di cittadinanza.
Fin qui tutto potrebbe sembrare normale, se non fosse per le scadenze legate alla data del 30 giugno 2023.
Si tratta di una serie di scadenze legate alla dichiarazione dei redditi amministrate dalla Pubblica Amministrazione coordinata con l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. Queste situazioni influenzare l’importo del vecchio e nuovo Rdc.
Quando tolgono il Reddito di cittadinanza nel 2023?
A riguardo, si precisa sin da subito che, il governo italiano nella legge di Bilancio 2023 ha introdotto le prime modifiche al sussidio, successivamente nel Decreto lavoro sono stati confermati i termini di abolizione del Reddito di cittadinanza.
Tuttavia, non sarà abolito subito per tutti, ma a partire dal 1° settembre alcuni nuclei familiari non percepiranno più alcuna mensilità, mentre per altri sarà garantito fino al 31 dicembre 2023.
Il Reddito di cittadinanza sarà abolito a partire dal 1° gennaio 2024. L’ammortizzatore sociale sarà sostituito da due misure divisi per categorie di beneficiari:
- fruitori occupabili al lavoro: persone che, per l’età anagrafica, possono svolgere un’attività lavorativa;
- beneficiari non occupabili al lavoro: minori, disabili e anziani che non possono essere inseriti in un contesto lavorativo.
In sostanza, con l’introduzione dell’Assegno di inclusione viene garantito un contributo economico per le famiglie fragili, quindi non occupabili, mentre si attivano i percorsi formativi specifici finalizzati al reinserimento nel mondo del lavoro in favore dei cittadini occupabili al lavoro.
Assegno di inclusione: ecco quando entra in vigore
Il Reddito di cittadinanza sarà erogato a diverse famiglie fino al 31 dicembre 2023. A partire dal 1° gennaio 2023, sarà introdotto l’Assegno di inclusione in favore delle persone che soddisfano i requisiti disposti dalla normativa vigente. L’INPS dovrà predisporre le nuove modalità per la presentazione della domanda per l’accesso al nuovo beneficio.
A partire dal mese di settembre entra a regime il Supporto per la formazione e il lavoro in favore dei fruitori esclusi dal Reddito di cittadinanza. Per accedere al beneficio sarà necessario trasmettere l’adesione al servizio in via telematica, seguendo tutta la prassi volta all’occupazione.
Infatti, è necessario rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e l’autorizzazione alla gestione dei dati presso i Centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione ai servizi per il lavoro.
Quanto deve essere l’ISEE per il reddito di inclusione?
L’Assegno di inclusione prevede diversi requisiti, tra cui un reddito certificato ISEE non superiore a 9.360 euro. Un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui e un patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro.
Quanto si prende con l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di inclusione è un contributo economico pari a 480 euro. È possibile che tale importo subisca delle variazioni a seguito di diverse condizioni.
In linea teorica, agli aventi diritto spetta un importo massimo tra 6.000 e 7.560 euro all’anno, a condizione si soddisfino i requisiti normativi. In presenza del canone di locazione il beneficio viene incrementato di 280 euro mensili. L’Adi viene erogato per 18 mensilità, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi.