William Burns, direttore della Cia, avrebbe compiuto un viaggio segreto in Ucraina agli inizi di giugno, durante il quale i funzionari di Kiev gli hanno mostrato una strategia volta a riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire le trattative per un cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno. Il viaggio, secondo quanto rende noto il Washington Post, sarebbe avvenuto prima del fallito ammutinamento di Wagner. Burns nei giorni scorsi ha poi telefonato al capo del servizio di intelligence straniero russo, Sergei Naryshkin, per assicurare il non coinvolgimenti degli Stati Uniti nel tentativo di ammutinamento dei mercenari di Wagner.

Controffensiva Ucraina, elaborato un piano per cessare il fuoco entro fine anno

Anche il capo dello stato maggiore congiunto degli States, Mark Milley, ha rilasciato una dichiarazione. Questi ha evidenziato come le prime fasi della controffensiva ucraina sono state inferiori alle aspettative. Tuttavia, il ritmo più lento è “parte della natura della guerra“. Milley ha aggiunto:

Quello che avevo detto era che ci sarebbero volute sei, otto, dieci settimane. Sarà molto difficile. Sarà molto lungo, e sarà molto, molto sanguinoso. E nessuno dovrebbe farsi illusioni.

Sempre per quanto concerne la controffensiva, si segnala qui che Carlotta Macerollo, inviata di RaiNews24, ha raccolto le dichiarazioni della 35a brigata ucraina che nelle scorse settimane è riuscita a liberare Neskuchne, centro abitato nella regione di Donetsk. Si tratta del “saliente di Vremivka”, ossia un’area di oltre 130 metri quadrati che le forze di Kiev hanno strappato ai russi. Un soldato ha dichiarato che “i russi sapevano della nostra controffensiva ed erano pronti. Hanno hanno scavato trincee per mesi, ora sono molto ben organizzati”. Nonostante l’organizzazione dei russi, la 35a brigata è stata in grado di circondarli e prenderli in un paio d’ore. A Neskuchne dove le strade sono ancora minate.

Per il momento, per quanto riguarda il confine nord del Paese, invece, non paiono esserci minacce dirette da Bielorussia e Russia. Tuttavia, ha dichiarato il generale Serhiy Nayev, comandante delle forze armate congiunte dell’Ucraina, “se il livello di minaccia aumenta, è previsto l’accumulo di forze, così come altre misure pratiche per potenziare le capacità difensive del Gruppo“.

Nei bilanci di Volodymyr Zelensky relativi al battaglione Wagner, il presidente rende noto che 21.000 sono i soldati della Wagner uccisi dalle forze ucraine, mentre oltre 80.000 sono quelli rimasti feriti. Zelensky ha commentato questi numeri spiegando che “la Wagner ha due categorie: i mercenari professionisti e quelli mobilitati dalle carceri, la loro carne da cannone“. Ha inoltre evidenziato la componente positiva di tali dati: “la buona notizia è che abbiamo distrutto la parte più motivata delle forze russe“.  

Da parte dell’Ucraina, invece, è stato reso noto che ammontano ad almeno 2 miliardi di dollari i danni subiti a seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka. Secondo quanto stabilito da un report del ministero dell’Economia ucraino, i danni riguardano numerosi e diversi settori: dell’edilizia abitativa e dei servizi pubblici, dell’energia, dell’agricoltura, dei trasporti, dell’ambiente e dell’industria. Le perdite, in particolare, sono così ripartite: 950 milioni di dollari nel settore immobiliare, 600 milioni nel settore energetico, 300 milioni nei trasporti e 100 milioni nell’industria.