Quali bonus edilizi rimarranno anche nel 2024 e 2025? Ancora sei mesi per alcuni dei bonus e per il superbonus che, nel 2023, si è diviso tra 110% e 90%. Dal 1° gennaio 2024 il superbonus scenderà ancora, arrivando al 70%: non si tratterà più del bonus con la maggiore percentuale di vantaggio fiscale. Ma non sarà l’unica scadenza in programma: il 30 settembre prossimo, infatti, termina anche il 110% sulle villette e unità unifamiliari.
Sono nove in tutto i bonus edilizi che rimarranno in vigore anche nel 2024, mentre del superbonus rimarrà solo quello dei condomini. Intanto si sta facendo strada il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche che offre il 75 per cento di detrazione fiscale, ma si può utilizzare anche come sconto in fattura o come cessione del credito, opzioni che non sono più consentite per chi optasse per gli altri bonus edilizi.
Bonus edilizi, quali ci saranno nel 2024? Ecco il quadro completo di tutti i benefici fiscali
Ancora sei mesi per alcuni bonus edilizi che cesseranno la propria validità il 31 dicembre 2023, mentre per altri arriverà l’abbassamento della percentuale di beneficio fiscale. In tutto sono nove i bonus sulle costruzioni che rimarranno anche nel 2024, a iniziare dal bonus ristrutturazioni ordinario che nel prossimo anno manterrà il 50% di detrazione fiscale prima di abbassarsi al 36% dal 1° gennaio 2025. Rimarrà invariato, invece, l’ecobonus sulle caldaie, gli infissi e i pannelli solari con detrazione fiscale del 50% e del 65%. Il 2024 sarà l’ultimo anno di questo bonus, come anche per l’ecobonus lavori pesanti per la riqualificazione degli immobili e le parti comuni: in quest’ultimo caso, le percentuali saranno del 65%, 70% e 75% fino al 31 dicembre 2024.
Fino alla stessa data sarà possibile fare i lavori con il sisma bonus con percentuali invariate del 70%, 75%, 80% e 85%. Il sisma bonus acquisti, invece, manterrà le due percentuali del 75% e 85% fino a tutto il prossimo anno. Il bonus sismico insieme alla riqualificazione energetica dà diritto a due percentuali di beneficio fiscale: l’80% e l’85% fino a tutto il 2024, come anche il bonus mobili (50%) e il bonus verde (36%).
Quali lavori si potranno fare?
Il bonus barriere architettoniche garantirà lavori per l’adeguamento delle strutture alle persone disabili fino a tutto il 2025 con la percentuale del 75%. Rispetto agli altri bonus edilizi, inoltre, si può utilizzare lo sconto in fattura oppure la cessione dei crediti per rientrare velocemente delle spese sostenute per i lavori. Con il bonus anti barriere è possibile rifare anche il bagno, gli infissi, le porte, le finestre e i pavimenti. Una scadenza più ravvicinata è quella del superbonus villette che assicurerà il 110% fino al 30 settembre 2023 purché entro il 30 settembre scorso i lavori abbiano tagliato il traguardo del primo stato di avanzamento (30%).
Il superbonus condomini è invece sceso, dal 1° gennaio di quest’anno, al 90% a meno che non i soggetti beneficiari non abbiano presentato delibera di condominio entro il 18 novembre 2022 e la Cilas entro il 31 dicembre scorso. Per le delibere condominiali adottate tra il 19 e il 24 novembre 2022, il termine per presentare la Cilas era fissato al 25 novembre 2025. A queste condizioni, i lavori mantengono il 110% di beneficio per tutto il 2023. Nel 2024 il superbonus condomini scende ancora al 70% e al 65% nel 2025.
Infine, entro la data del 30 novembre 2025, i contribuenti possono presentare comunicazione all’Agenzia delle entrate di cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura con la remissione in bonus. Le comunicazioni riguardano operazioni avvenute tra aprile e novembre e implicano il pagamento di una sanzione di 250 euro.