“Aumento pensioni basse 2023”, questa dicitura era comparsa nel cedolino di alcuni pensionati al posto della Quattordicesima. Una situazione che aveva innescato la polemica dei sindacati, seguita da una precisazione dell’Inps.

“Aumento pensioni basse 2023” o quattordicesima?

La Cgil nelle scorse ore ha evidenziato che in alcuni cedolini della pensione del mese di luglio 2023, la voce legata alla quattordicesima veniva chiamata “aumento pensioni basse 2023”. 

Il sindacato allora aveva emesso questa nota:

“Dalla verifica effettuata su alcuni cedolini delle pensioni del mese di luglio si evince che l’erogazione della quattordicesima mensilità, frutto di un’importante conquista del sindacato risalente ormai al 2007 e ulteriormente allargata nel 2016, viene indicata sotto la voce ‘aumento pensioni basse 2023.

L’aumento previsto per le pensioni basse e definito in legge di bilancio ammonterà a meno di una decina di euro, cifre decisamente inferiori a quelle della quattordicesima mensilità.

Se siamo di fronte a un errore grave dell’istituto di previdenza, ci aspettiamo un chiarimento immediato. Se invece fosse un fatto voluto, con l’intento di distorcere la realtà, allora si tratterebbe di un atto politicamente inaccettabile

La precisazione dell’Inps

L’incomprensione si è generata poiché nel mese di luglio, oltre alla quattordicesima mensilità, vengono erogati anche gli aumenti delle pensioni minime, compresi gli arretrati da gennaio a giugno.

La dicitura “aumento pensioni basse 2023” è stata erroneamente riportata per una piccola platea di pensionati e l’Inps è intervenuto per correggerla, precisando che:

“Tali specifiche erano state già comunicate agli aventi diritto sia con Sms su cellulare, sia con notifica sulla sezione MyInps del sito www.inps.it, sia via mail”.

Adesso dunque i pensionati vedranno sul cedolino le voci della quattordicesima e degli aumenti indicate separatamente.