Bonus del 75% ambiare gli infissi, le porte, i pavimenti e i servizi igienici: l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti con la circolare 17/E del 26 giugno scorso, nella quale si descrive come i contribuenti possano ottenere uno sconto fiscale senza troppi vincoli. Ai fini dell’ottenimento del bonus è particolarmente importante rispettare quanto prevede il decreto del ministero dei Lavori Pubblici numero 236 del 1989 che fissa i criteri per ottenere la detrazione fiscale del 75% sulle spese effettuate, oppure lo sconto o la cessione dei crediti d’imposta. Sul cambio delle porte, dei pavimenti, dei servizi igienici e degli infissi, devono essere rispettati specifici criteri di calcolo delle dimensioni e di esecuzione dei lavori.

Bonus 75% per cambiare infissi, porte, pavimenti e servizi igienici: quali requisiti per accedere a sconto e cessione crediti?

Si possono fare con il 75% di sconto tutti i lavori che rientrano nel bonus di abbattimento delle barriere architettoniche. La circolare numero 17/E dell’Agenzia delle entrate di qualche giorno fa, stabilisce che lo sconto fiscale possa essere utilizzato per una vasta gamma di interventi, nelle parti comuni dei condomini come nelle singole unità abitative, purché vengano rispettati i criteri stabiliti dal decreto del ministero dei Lavori pubblici numero 236 del 1989.

A tal proposito, nel cambio delle porte, i lavori devono stabilire che vi sia una luce netta della porta di accesso di ciascun immobile e di ogni unità abitativa di non meno di 80 centimetri. La luce delle altre porte deve essere garantita, invece, di 75 centimetri. È importante che anche gli spazi retrostanti e antistanti le porte abbiano un’adeguata dimensione, con entrambi i lati delle anti non superiori a 120 centimetri e un’altezza della maniglia di 90 centimetri.

Sui pavimenti i lavori per rientrare nel bonus di abbattimento delle barriere architettoniche devono prevedere che siano inseriti in maniera orizzontale e complanare. Nel caso in cui dovessero presentarsi delle differenze di livello, il loro superamento deve prevedere rampe la cui pendenza non deve superare l’8 per cento. La segnalazione dei dislivelli deve avvenire mediante varietà cromatiche, con arrotondamento degli spigoli e delle soglie.

Cambiare porte, finestre, infissi, servizi igienici con l’agevolazione sull’abbattimento barriere architettoniche

Tra i lavori che si possono effettuare con il beneficio del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, rientrano gli infissi e il cambio dei servizi igienici. Per gli infissi, il decreto 236 del 1989 stabilisce l’altezza delle maniglie di 115 centimetri, in ogni modo tale da non scendere sotto il metro o andare oltre i 130 centimetri. Inoltre, l’apertura e la chiusura devono avere dei meccanismi di facile utilizzo. Nel caso in cui fosse presente un parapetto, la parte opaca non deve superare i 60 centimetri. Occorre poi sagomare o proteggere lo spigolo della traversa inferiore delle finestre e prevedere una pressione massima di 8 chilogrammi per l’utilizzo delle ante mobili degli infissi.

Infine, si possono cambiare servizi igienici con il bonus anti barriere, purché venga garantita la manovra di una sedia a rotelle. In particolare, vi deve essere accostamento laterale ai vari servizi igienici (doccia, wc, bidet, vasca, lavatrice), mentre per il lavabo l’accostamento deve essere simulato frontalmente. È necessario dotare i servizi anche di corrimano e campanelli di emergenza (questi ultimi in prossimità di vasca e wc). I rubinetti devono avere l’erogazione a leva e l’acqua calda deve poter essere regolata tramite miscelatori termostatici.