Sono passati appena 10 giorni da quando il nuovo governo si è insediato in Finlandia ed è già arrivata l’ora di parlare di dimissioni: il Ministro dell’Economia ha deciso di lasciare il suo incarico dopo essere stato accusato di essere filonazista.
Vilhem Junnila, neoeletto Ministro nell’Esecutivo Orpo, appartiene al partito di estrema destra Finnis Party ed è reduce da un voto di sfiducia, voluto dalla opposizioni, che ha passato con successo. L’esito negativo della sfiducia non è però bastato: Junnila non intende mantenere il suo ruolo perché reputa che per lui sia ormai impossibile «continuare in modo soddisfacente» i suoi compiti.
L’intenzione dell’ormai rinunciatario Ministro dell’Economia è quella di «tutelare la reputazione della Finlandia», come riportano i media locali. Non è il primo caso di dimissioni “illustri” in Finlandia, dopo il passo indietro della Premier Sanna Marin
Finlandia, dimissioni del Ministro dell’Economia: aveva inclinazioni filonaziste
Le passioni politiche di Junnila espresse in passato hanno messo non poco in imbarazzo il neopresidente Orpo, che negli scorsi giorni è intervenuto sulla vicenda intimando al suo Ministro che «non poteva comportarsi in questo modo» nel suo nuovo ruolo istituzionale.
Le inclinazioni filonaziste di Junnila sarebbero state svelate da alcuni commenti dell’ex Ministro durante la campagna elettorale del 2019, quando il politico aveva ammiccato al numero di candidato di un membro del suo partito: il numero 88. Si tratta di una sorta di codice segreto molto in voga negli ambienti neonazisti, volto a significare, sotto copertura, il saluto nazista “Heil Hitler”. L’ottava lettera dell’alfabeto è infatti la H: 88 sarebbe dunque una dicitura per la sigla HH, abbreviazione del famoso omaggio al fürer.
L’88 non è nuovo neanche agli ambienti italiani: il sito del Governo informa come il numero ricorra spesso sui volantini dei gruppo d’odio, nei saluti e nelle lettere scritti dai neonazisti.
Junilla accusato di legami con gli estremisti
Nel 2019 Junilla aveva detto che l’88 poteva anche essere sostituito con un riferimento alla doppia H, lasciando trapelare il riferimento al saluto nazista e venendo sommerso dalle polemiche.
A nulla è servito il pallido tentativo di giustificazioni addotto da Junnila, il quale ha tentato di discolparsi dicendo che si è trattato solo di una semplice battuta. Quando è esplosa la polemica sulle sue simpatie politiche, le opposizioni hanno chiesto a gran voce le sue dimissioni, ottenendole. Ecco le use parole:
Si è parlato molto di miei presunti legami con gli estremisti. È vero che ho tenuto un discorso di quattro minuti all’evento commemorativo delle vittime dell’attacco terroristico di Turku, ma ho parlato contro gli estremisti e non per loro. Quelle parole sono ora state interpretate in un altro modo. Ricordo a tutti che ho già fatto parte del gruppo contro l’antisemitismo in Parlamento durante la precedente legislatura, e sarò lieto di continuare
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