Niente da fare la proposta di Biden di annullare il debito degli studenti universitari: la Corte Suprema degli Usa dice “no” alla norma del Presidente. L’ipotese del Capo della Casa Bianca avrebbe coinvolto 40 milioni di americani indebitati per il loro percorso di studi universitari e sarebbe costato 400 miliardi di dollari.

Biden puntava ad una sorta di amnistia finanziaria per preservare chi deve contrarre debiti anche pesanti per istruirsi. Ma la Corte Suprema non ha preso bene la proposta, la cui bocciatura non fa che alimentare gli scontri tra la Casa Bianca e l’organo giurisdizionale, definito «non il linea con il Paese» dallo stesso Presidente.

Biden comunque non si arrende e annuncia alla Cnn di essere pronto a presentare nuove linee d’azione per tutelare chi ha contratto un debito studentesco.

Corte costituzionale Usa nega l’annullamento dei debiti agli studenti, Biden: “I repubblicani sono responsabili del mancato aiuto”

Davanti alla posizione forte della Corte Suprema, sembra che la Casa Bianca abbia tutta l’intenzione di intraprendere una battaglia politica, addossando la colpa alla controparte: l’amministrazione Biden intende infatti «chiarire ai titolari di debito e alle loro famiglie che i repubblicani sono responsabili del fatto che viene negato loro un aiuto per il quale Biden si stava battendo».

Già nelle scorse ore si respirava un clima teso tra il Presidente Biden e i membri della Corte. L’inquilino della Casa Bianca aveva infatti affermato che l’organo poteva essere pericoloso in quanto «fuori fase con il sistema di valori fondamentali del popolo americano». Secondo Biden infatti «la grande maggioranza degli americani» non è d’accordo con le recenti decisioni della Corte, come riportato in un’intervista a Msnbc.

«La corte può fare molti danni» aveva detto Biden in quella occasione, affermando però di essere contrario a un suo allargamento al fine di riequilibrare le forze politiche coinvolte nel massimo organo giurisdizionale degli Usa.