Rosario Curcio, uno degli assassini della testimone di giustizia Lea Garofalo, è morto. Mercoledì sera si è impiccato nella sua cella all’interno del carcere di Opera ed è deceduto dopo ore di agonia all’ospedale Policlinico di Milano. Aveva 46 anni.

Morto Rosario Curcio, killer di Lea Garofalo: era condannato all’ergastolo

Rosario Curcio era originario di Petilia Policastro, in provincia di Crotone. Arrestato nel 2010, quattro anni dopo è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per la morte e la distruzione del cadavere di Lea Garofalo. Stando a quanto ricostruito durante il processo, Rosario Curcio faceva parte del clan di Carlo Cosco, con cui portava avanti attività criminali come spaccio di droga, estorsioni e usura.

La notizia del suicidio, come riporta l’Ansa, è stata confermata dai vertici dell’amministrazione penitenziaria. La Procura aprirà un’inchiesta per chiarire quanto accaduto.

L’omicidio di Lea Garofalo

Lea Garofalo, 35 anni, venne assassinata il 24 novembre 2009. Un delitto per cui sono stati condannati anche Vito Cosco, detto Sergio; Carlo Cosco, ex compagno della vittima; Massimo Sabatino e Carmine Venturino.

La donna era entrata nel programma di protezione testimoni, insieme alla figlia Denise avuta con l’ex compagno Carlo Cosco, perché aveva deciso di raccontare le attività criminali dei clan della ‘Ndrangheta. E per questo è stata torturata e uccisa. Il suo corpo venne dato alle fiamme per tre giorni, fino alla completa distruzione.

Leggi anche: Sardegna, uccise un’intera una famiglia, trovato morto in carcere, si pensa al suicidio.