Sull’eliminazione dell’Italia Under 21 sono stati spesi fiumi d’inchiostro e di parole, dichiarazioni che arrivano anche dal presidente del settore tecnico della Figc Demetrio Albertini. L’ex centrocampista del Milan e della Nazionale italiana ha analizzato il momento complicato che vive il nostro settore giovanile. Dopo l’estromissione degli azzurrini dagli Europei di categoria è arrivato il momento della riflessione e della capacità di ripartire dal sistema calcistico nostrano, nonostante lo stesso Albertini non sia del tutto ottimista per il futuro dei ragazzi nel mondo del pallone: “Oggi non siamo un sistema indirizzato alla valorizzazione dei nostri giovani. Non è una persona che può risolvere il problema, bisogna farlo tutti insieme”.
Sono le prime parole di Demetrio Albertini una volta raggiunto telefonicamente dall’Ansa, che con questo incipit si esprime in merito allo stato di salute complessivo del calcio italiano. La principale preoccupazione, spiega l’ex centrocampista rossonero, è legata alla mancata valorizzazione dei giovani anche in prima squadra, con molti ragazzi di sedici anni che fanno fatica anche a giocare in Primavera nonostante nel resto del mondo siano anche titolari nelle varie prime squadre.
“Il valore dell’Italia era superiore, ma non siamo stati all’altezza – ha proseguito – Il calcio purtroppo è anche questo, sennò si parla solo di quello che poteva essere e non è stato”. Sul tema dell’utilizzo dei giovani in Italia ha poi aggiunto: “Il dispiacere è che sono tanti anni che ho smesso e si parla sempre della stessa cosa. Si fa sempre troppo poco, bisogna crederci nei giovani, passando dalle parole ai fatti”. Poi ancora: “Oggi vedo tanti stranieri che non è che poi siano così più forti dei nostri italiani. Eppure gli viene data l’opportunità. Quello che i dirigenti e le società devono fare è creare le opportunità per questi giovani”.
Demetrio Albertini e i timori dell’Under 21
Il rammarico cresce anche alla luce del tempo e degli investimenti che l’Italia Under 21 ha effettuato durante questi anni, come ammesso dallo stesso commissario tecnico Paolo Nicolato prima della gara inaugurale del girone contro al Francia: “E’ da due anni che prepariamo questa competizione. Negli ultimi due mesi abbiamo lavorato molto sugli avversari“. Il tema arbitraggio è stato al centro del dibattito del dopo Francia, anche se la questione non ha superato le problematiche legate alla rosa e al tema di gioco.