Se Luana D’Orazio oggi fosse viva avrebbe festeggiato i suoi primi 25 anni. A raccontarlo è, in questa difficile giornata, venerdì 30 giugno 2023, sua mamma. La giovane Luana è morta nel maggio del 2021 stritolata dentro un orditoio in un’azienda di Montemurlo, in provincia di Prato, dove lavorava. La madre tiene molto non solo a mantenere vivo il ricordo della figlia deceduta, ma anche a fare in modo che in Italia venga approvato il reato di omicidio sul lavoro.

Luana D’Orazio oggi avrebbe compiuto 25 anni: le parole della madre

Come racconta Emma, la mamma di Luana D’Orazio, la giovane non vedeva l’ora di arrivare ai suoi 25 anni. Traguardo che però la ragazza non ha mai raggiunto perché la sua vita è stata spezzata da un orditoio – ovvero una macchina per l’affilatura dei tessuti – che l’ha stritolata quel 3 maggio del 2021. Per lei era un giorno di lavoro come tutti gli altri. Nessuno si poteva immaginare la tragedia che poi è successa.

Oggi ricorre il compleanno di Luana e la mamma racconta ai microfoni di Tgcom24:

Se fosse viva, oggi Luana avrebbe 25 anni. Non vedeva l’ora di arrivarci. Diceva che li avrebbe festeggiati più che i 18, perché è l’età più bella della vita. Ho fatto fare una torta, ma è una ricorrenza triste. Mia figlia era nata il 30 giugno. So che in questi giorni in tanti la ricordano grazie a una iniziativa sui social network organizzata dal suo fidanzato.

Il riferimento di Emma è l’appello lanciato non molti giorni fa a quello che era il fidanzato della giovane ragazza morta sul posto di lavoro. La signora afferma che comunque non vuole che sua figlia diventi il simbolo di tutte quelle persone che hanno perso la vita mentre stavano lavorando, ma piuttosto diventi “emblema della sicurezza”.

Queste le sue parole in merito:

Ma non voglio che Luana diventi il simbolo delle morti sul lavoro, preferisco che venga ricordata come l’emblema della sicurezza. Per questo porto avanti una battaglia per fare in modo che quello che le è accaduto non succeda a nessun altro. Rivolgo un appello alle istituzioni: bisogna introdurre il reato di omicidio sul lavoro. E fare in modo che le vittime abbiano giustizia.

La richiesta della mamma di Luana è quindi molto chiara: chiede alle istituzioni italiane di introdurre nel nostro paese il reato di omicidio sul lavoro, in modo tale che le vittime di queste tragedie ottengano la giustizia che meritano.

La raccolta firme della mamma di Luana

La signora Emma annuncia poi, intervistata da Tgcom 24, che presto raccoglierà le firme per presentare una legge che vada in questo senso nel Parlamento italiano. Poi spiega:

Bisogna subito riformare la legge sulla sicurezza nel lavoro. Raccoglierò le firme per presentare una legge in Parlamento. Non è possibile che, per la morte di mia figlia, alla ditta sia stata fatta una multa di sole 10.300 euro. Il nostro non è l’unico caso, siamo di fronte a un sistema che non funziona.

La donna prosegue poi raccontando che ci sarà presto una prima udienza contro il manutentore della macchina, il quale però, come riferisce la donna, non c’entra nulla con la vera causa della morte della giovane Luana D’Orazio, ovvero l’aver hanno messo l’orditoio che l’ha schiacciata e uccisa. Quello della D’Orazio è stato un incidente terribile, una pagina più che nera della cronaca italiana.

La mamma della giovane inoltre racconta anche circa 20 giorni prima, Luana le aveva riferito di essere stata sfiorata da una staffa dell’orditoio. Ecco le sue parole ai microfoni di Tgcom24

Circa venti giorni prima, una staffa dell’orditoio l’aveva sfiorata. Ma non immaginavamo che avessero manomesso il macchinario per aumentare la produzione. Quel giorno maledetto una staffa ha agganciato la sua maglietta e l’ha trascinata dentro l’orditoio. Ha fatto almeno quattro giri prima che fermassero il rullo.