Che cos’è e quali sono gli effetti collaterali della purple drank? Conosciuta anche come “lean” o “sizzurp”, è una droga a base di bevande gassate e sciroppo per la tosse, diventata famosa, prima negli Stati Uniti e poi in altri Paesi, nel mondo della trap. I rischi per la chi la assume non sono pochi e, nel tempo, tanti di coloro che l’hanno resa famosa sono morti. In Italia è usata soprattutto tra i giovanissimi. E se ne sta parlando, non a caso, in relazione alla morte della giovane Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa a Roma da un suo coetaneo, reo confesso, che ne avrebbe fatto uso.

Purple drank, che cos’è e quali sono i suoi effetti collaterali

Sciroppo cade basso come l’Md, io non cado in basso sono ancora in piedi,

cantavano, in “Sciroppo”, Sfera Ebbasta e DrefGold. Il video della canzone, nei toni del viola, così come il testo, erano un richiamo alla purple drank, la droga ricreativa particolarmente in uso nel mondo della trap. In Italia, come tante “mode”, è arrivata dagli Stati Uniti, già da un po’ di anni. Si tratta di una specie di cocktail a base di codeina e prometazina (un oppiaceo e un antistaminico normalmente contenuti nello sciroppo per la tosse) e bevande gassate, usate per diluire il tutto, rendendolo più bevibile.

Si fa in casa, spesso usando proprio normali sciroppi per la tosse, anche se i più forti, quelli a base di codeina, appunto, si possono acquistare solo dietro ricetta medica. Non è un mistero che molti lo facciano in Svizzera, dove i controlli sono meno serrati. Una volta assunta, gli effetti sono svariati. In ogni caso, pericolosi. Dopo l’euforia arrivano “disabilità motoria, letargia, sonnolenza e una sensazione dissociativa da tutte le altre parti del corpo”.

A provocarli è il mix di farmaci, da cui dipende anche il caratteristico colore viola: si tratta di principi attivi che, alla lunga, creano dipendenza. Basti pensare che la codeina appartiene alla stessa famiglia di oppiacei dell’eroina. Se presa con regolarità, può anche causare il rallentamento e l’arresto del cuore, soprattutto se mischiata con l’alcol. Portando alla morte.

Tanti i morti a causa della Lean

Tanti degli artisti che nel tempo non hanno nascosto di fare uso di lean, sono morti. Tra loro, il più famoso è sicuramente Dj Screw, che ha contribuito a rendere popolare la bevanda. Nel 2000, dopo aver debuttato con i Three 6 Mafia morì di overdose da codeina a 29 anni. Qualche anno dopo, nel 2007, la stessa sorte toccò a Big Moe, che aveva 33 anni. Fu poi la volta di Pimp C, Fredo Santana, morto di infarto e Juice Wrld, morto a causa di un attacco epilettico ricondotto all’abuso di lean.

Perché si è tornati a parlarne in Italia

In Italia si è tornati a parlarne da qualche giorno in seguito al brutale omicidio che a Roma, nel quartiere Primavalle, ha strappato alla vita la 17enne Michelle Maria Causo. Sembra infatti che il suo presunto killer, un suo coetaneo agli esordi nel mondo della trap, non solo ne facesse uso, ma la offrisse anche ai suoi “clienti”, spacciandola.

Non si esclude che potesse esserne sotto gli effetti anche il giorno del delitto quando, per motivi ancora da accertare, avrebbe colpito ripetutamente la ragazza con un coltello da cucina, prima di riporne il corpo in un sacco nero per l’immondizia e abbandonarlo affianco a dei cassonetti, poco lontano dal suo appartamento. Secondo gli amici della vittima, era abituato ad abusare di psicofarmaci. Se queste o altre sostanze possano aver avuto un ruolo lo chiariranno gli esami tossicologici.