Sembra che su alcuni cedolini delle pensioni di luglio sia emersa una notevole confusione. La sezione riservata alla quattordicesima mensilità è stata riportata come “aumento pensioni basse 2023”, creando un potenziale equivoco tra i pensionati. Entrambi i termini, nonostante riguardino gli stessi importi, hanno diversi significati. Sulla questione è intervenuta la rappresentanza sindacale della Cgil, che ha fatto notare l’errore. L’Istituto di previdenza ha pubblicato una nota di chiarimento a riguardo.

Aumento pensioni basse al posto della quattordicesima: l’errore denunciato dalla Cgil

I rappresentanti del sindacato Cgil hanno espresso preoccupazione e sospetto riguardo a questo equivoco, temendo che questa voce potrebbe essere interpretata come un aumento mensile garantito dal governo italiano, anziché la quattordicesima mensilità, quindi un contributo una tantum (annuo) ottenuto come conquista sindacale dal 2007.

Va detto che alla voce presente sul cedolino segue un asterisco che rimanda alla precisazione: “In base ai dati reddituali registrati nei nostri archivi, abbiamo disposto il pagamento di una somma aggiuntiva sulla sua pensione (la cosiddetta quattordicesima), essa viene riconosciuta in via provvisoria in attesa dell’esito degli accertamenti reddituali effettuati anche per tramite della competente amministrazione finanziaria”.

Resta però chiara l’evidenza della voce, più che la precisazione distinta con l’asterisco.

Il rischio di confusione

Il rischio di fraintendimenti è elevato a causa della coincidenza nel mese di luglio tra l’assegnazione degli incrementi delle pensioni minime, stabiliti dal governo, e l’assegnazione della quattordicesima mensilità. Nonostante le due entrate possano a volte coincidere, si tratta di importi distinti e non cumulabili, pertanto la nuova dicitura potrebbe generare confusione e manipolazioni.

In particolare, la segretaria dello Spi Cgil, Tania Scacchetti, ha sottolineato la necessità di correggere questo grave errore che potrebbe confondere i pensionati. Ha esortato l’Inps a correggere l’errore, possibilmente tramite un comunicato di chiarimento.

Aumento pensioni basse? No, è la quattordicesima: le critiche della Cgil

I rappresentanti sindacali della Cgil hanno espresso forte critica in merito a questa questione. Hanno sottolineato che l’aumento previsto per le pensioni basse, delineato nella Legge di Bilancio, è nettamente inferiore alla quattordicesima mensilità. Inoltre, hanno sollevato dubbi sulla natura dell’errore, chiedendo all’Istituto di Previdenza di fornire chiarimenti immediati.

Le reazioni dalla politica

La questione ha suscitato reazioni anche nel panorama politico, con la senatrice pentastellata Barbara Guidolin che ha denunciato un “atto propagandistico senza precedenti” da parte dell’Inps. Anche Nicola Fratoianni, deputato e segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha criticato fortemente l’Inps per la sua gestione dell’informazione, definendola “un’azione che può generare false aspettative e confusioni tra i pensionati”.

La risposta dell’Inps

La pressione da parte dei sindacati e dei politici è aumentata nel corso delle ultime ore e l’ente previdenziale ha promesso comunque di risolvere in breve tempo la questione, soprattutto alla luce del fatto che molti pensionati devono ancora ricevere e visualizzare il cedolino di luglio.

In una nota, l’Inps ha affermato quanto segue:

I pensionati che nel mese di luglio 2023 percepiranno la cosiddetta quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo possono consultare il loro cedolino in cui sono ora identificate rispettivamente come “Quattordicesima – legge 3 agosto 2007, n. 127) – Credito anno 2023” e “Incremento legge 197/2022”. A ognuna delle voci corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso.

Inoltre, nella nota si precisa ulteriormente che la dicitura “aumento pensioni basse 2023” è stata riportata per errore solo per una ridotta platea di pensionati e solo per “semplificare la lettura dei diversi importi specifici”. Specifiche che, sottolinea l’Istituto, “erano state già comunicate agli aventi diritto via SMS su cellulare”, sia tramite notifica nell’area MyINPS sul sito dell’Inps.