Lo stipendio può essere pignorato più volte? Il Pignoramento dello stipendio è una procedura di espropriazione forzata prevista dalla legge.

Se sono presenti più creditori, il debitore essere soggetto a più pignoramenti, la situazione non improbabile, anzi piuttosto fattibile, a condizioni siano rispettati i principi normativi.

Non di rado un lavoratore si ritrova a fronteggiare il pignoramento dello stipendio a causa dei debiti accumulati, correlate da altre problematiche di più espropriazioni forzate. Analizziamo insieme cosa dice la legge in merito a queste circostanze.

Lo stipendio può essere pignorato più volte?

Il pignoramento è una procedura di espropriazione forzata prevista dalla normativa italiana. Tuttavia, la procedura non riguarda solo lo stipendio, ma può essere effettuata attraverso varie modalità:

  • sul proprio conto corrente  nei limiti disposti dalla normativa;
  • presso il proprio datore di lavoro, quindi in busta paga.

Se il pignoramento viene effettuato tramite il conto corrente, l’espropriazione forzata può avvenire sulle somme depositate solo per un valore eccedente il triplo dell’assegno sociale.

In altre parole, per un importo di circa 1.691,22 euro, considerando che l’importo dell’assegno sociale corrisponde a 563,74 euro mensili moltiplicato per 3 volte.

Ciò significa che, se il saldo del tuo conto corrente risulta più basso di 1.691,22 euro, il pignoramento non potrà essere applicato.

Se, invece, il saldo è maggiore di tale limite, viene applicata un’espropriazione forzata sulla parte eccedente, ovvero la differenza tra il triplo dell’assegno sociale e il saldo bancario o postale.

Gli stipendi successivi accreditati sul conto corrente sono soggetti a un pignoramento di un quinto, fino a soddisfare integralmente il credito.

È importante sottolineare che, la regola correlata al trattamento minimo non trova la sua applicazione, se il pignoramento viene effettuato direttamente presso il datore di lavoro. In questo caso, l’espropriazione forzata avverrà nella misura di un quinto dello stipendio.

La stessa situazione si verifica sulla pensione. Il pignoramento della pensione avviene nella misura di un quinto del rateo mensile ridotto del doppio dell’assegno sociale.

Quante volte si può pignorare lo stipendio?

Se sono presenti più creditori, il debitore potrebbe essere soggetto a più pignoramenti. La situazione non è improbabile, anzi piuttosto fattibile, a condizione che siano rispettati i principi normativi.

Si pensi, ad esempio ai creditori come banche, Fornitori di Energia Elettrica e Gas, proprietario dell’abitazione, finanziamenti e così via.

Insomma, le probabilità di ricevere un pignoramento dello stipendio per soddisfare un credito sono alte, ma sempre nel limite di un quinto per singolo credito e seguendo un diritto di precedenza previsto dalla legge.

Come spiega laleggepertutti.it, l’attuale normativa vigente ammette più espropriazioni forzate della busta basa, ma a condizione che i debiti siano riconducibili a diverse categorie.

Per questo motivo, esiste una precisa distinzione delle categorie:

  • crediti per sanzioni, imposte e tasse;
  • crediti derivanti dagli assegni alimentari o di mantenimento;
  • altre tipologie di crediti, come ad esempio finanziarie, istituti di credito e così via.

Alla luce di queste indicazioni, appare chiaro che è possibile ricevere più pignoramenti sullo stipendio, a condizione che i crediti non appartengono alla medesima categorie.

È importante sottolineare che, con più espropriazioni forzate il lavoratore ha diritto a più della metà dello stipendio.

In altre parole, il lavoratore può subire il pignoramento in busta paga per il mancato versamento degli alimenti, come per l’omessa regolarizzazione delle rate di un finanziamento contemporaneamente, a condizione che gli resti almeno il 50% dello stipendio.

Quanti pignoramenti del quinto si possono fare?

La legge permette il pignoramento dello stipendio nella misura di un quinto. Nello stesso modo, è possibile ricevere un’espropriazione forzata di due quinti della busta paga, a condizione che i crediti siano riconducibili a due diverse categorie.

Viceversa, se i crediti fanno parte della stessa categoria, vengono applicate regole normative diverse. Infatti, in questi casi il giudice procede all’espropriazione di un quinto dello stipendio e successivamente dividendolo tra i creditori.

Per il pignoramento di un quinto dello stipendio il fattore temporale è molto rilevante. Infatti, se esistono più creditori, chi per primo avvia l’espropriazione dello stipendio ottiene il quinto della busta paga, senza dividerlo.

Le procedure di pignoramento successive, saranno soddisfatte solo estinto integralmente il primo credito.