Chi può andare in pensione con l’Ape sociale? Quanto si prende di pensione con l’Ape sociale? Quali sono i requisiti per avere l’ape sociale? Quanti anni dura Ape sociale? Nelle ultime ore, abbiamo ricevuto numerose domande riguardanti l’anticipo pensionistico Ape sociale. È importante sottolineare che, non tutti potranno accedere a questo scivolo previdenziale garantito dallo Stato.
Se a questo si aggiunge, l’assenza di una linea chiara sulla riforma pensioni 2024, si comprendono le preoccupazioni dei lavoratori per l’incertezza del futuro previdenziale. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza sui requisiti di accesso al trattamento Ape sociale.
Chi può andare in pensione con l’Ape sociale INPS?
I lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata (articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), possono richiedere l’accesso al trattamento Ape sociale, a condizioni che soddisfino i requisiti e le condizioni normative.
Quali sono i requisiti per avere l’Ape sociale?
Al riguardo, si precisa sin da subito che, l’indennità Ape sociale viene riconosciuta ai lavoratori che raggiungono 63 anni con almeno 30 anni di contributi, a condizione che soddisfino diverse condizioni, tra cui:
- si trova in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
- assiste, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- è stata riconosciuta un’invalidità civile con una ridotta capacità lavorativa, superiore o uguale al 74%.
Alcune categorie di lavoratori indicate nell’allegato 3 della legge 234/2021, ottengono il beneficio a 63 anni con 36 o 32 anni di contribuzione:
- lavoratori gravosi possono anticipare l’uscita dal lavoro con 36 anni di contributi, se possiedono almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa o almeno sei anni negli ultimi sette di carriera lavorativa;
- spetta il requisito ridotto a 32 anni per gli operai edili, per i dipendenti delle imprese edili ed affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Le genitrici possono richiedere uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
L’indennità non viene riconosciuta a coloro che risultano già titolari di pensione diretta o estero.
Quanto si prende di pensione con l’Ape sociale?
Il trattamento Ape sociale permette di ricevere un assegno fino a 1.500 euro al mese. Tuttavia, l’indennità non prevede la rivalutazione o l’integrazione al minimo.
Peraltro, l’anticipo pensionistico Ape sociale non è una misura reversibile ai superstiti e non prevede il rilascio degli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).
Cosa si perde con l’Ape sociale?
L’anticipo pensionistico Ape sociale, prevede il rilascio di un assegno mensile fino a 1500 euro erogato per 12 mensilità, esclusa la tredicesima.
Al riguardo, si precisa sin da subito che, anche in presenza di una pensione maturata superiore al limite massimo di 1.500 euro non sarà riconosciuto un importo più alto fino al compimento dei 67 anni.
Ciò significa che il lavoratore per tutto il periodo dello scivolo previdenziale percepirà un importo massimo pari a 1.500 euro.
Successivamente, solo con l’accesso definitivo alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria avrà diritto al trattamento economico previdenziale pieno con tutti i diritti, ovvero rivalutazione, integrazione al minimo, reversibilità e 13° e 14° se dovuti.
Quanti anni dura Ape sociale?
L’INPS erogata l’indennità Ape sociale per 12 mesi, con un importo simile al trattamento previdenziale certificato all’atto della presentazione della richiesta del diritto alla pensione.
In ogni caso, l’importo massimo erogabile non supera i 1.500 euro lordi e il trattamento viene riconosciuto fino al perfezionamento dei requisiti necessari per l‘accesso a un trattamento economico previdenziale ordinario.
Ape sociale 2023: in scadenza la seconda data per la presentazione della domanda
I lavoratori che maturano i requisiti anagrafici e contributivi, incluse le diverse condizioni, entro il 31 dicembre 2023, possono presentare la richiesta preliminare della pensione, ovvero richiedere il certificato del diritto alla pensione. La domanda dovrà essere presentata entro il 15 luglio 2023 e non oltre il 30 novembre 2023.
Se il lavoratore possiede le credenziali digitali può inoltrare la richiesta tramite la modalità telematica direttamente dal sito dell’INPS con le credenziali di accesso, come SPID, CNS o CIE. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato.