Il bello della Formula 1 sono anche le “ere” di dominio, soprattutto per i tifosi della scuderia di riferimento: la McLaren a fine anni ottanta, la Ferrari nei primi duemila e ultimo solo in ordine temporale l’alternarsi di Red Bull e Mercedes nei tempi recenti.

Hamilton, protagonista di anni di incontrastata superiorità, ha lanciato un’idea per creare più competizione.

L’idea di Hamilton

Il sette volte iridato ha lanciato questa proposta.

Ancora prima che arrivassi in Formula 1, c’erano dei periodi di dominio che, per un motivo o per l’altro, continuano ad esserci. Sono stato davvero fortunato a trovarmi dalla parte giusta in uno di questi brevi periodi, così come lo è Verstappen adesso. Per la direzione in cui andiamo però, continuerà ad essere così. Dalla mia esperienza personale, quando si hanno cento e passa punti di vantaggio non devi più sviluppare tanto la tua macchina, ma puoi iniziare a pensare a quella dell’anno prossimo”

Questione di sviluppo.

Quando in Mercedes vincevamo i mondiali, con lo sviluppo potevamo fermarci prima di chiunque altro. So anche di squadre che non erano competitive e perciò si concentravano subito sulla macchina dell’anno successivo, come la Brawn GP, per poi saltare davanti a tutti. Secondo me, questo non dovrebbe essere possibile, ma sta a voi giudicare. Mi piacerebbe che nei prossimi vent’anni ci fossero delle grandi lotte in pista. Tutti noi vogliamo delle corse migliori

Per Lewis il problema è che i team più forti possono mettere in anticipo le risorse sui progetti della stagione successiva, guadagnando così vantaggio.

Sotto il budget cap, vuol dire che i soldi per la vettura attuale vengono investiti su quella futura. Se ad esempio avessimo un termine ultimo per gli aggiornamenti, come agosto o ottobre, nessuno partirebbe in anticipo per l’anno dopo e sarebbe una vera gara. Magari questo potrebbe aiutare ad avere un gruppo più compatto. Forse mi sbaglio, ma qualcosa deve cambiare