Accadde oggi, 2 luglio 1897: Marconi e la nascita della Radio. La radio è una tecnologia elettronica che utilizza la radiazione elettromagnetica, la cui frequenza (la media di fotoni in un intervallo di tempo) è al di sotto della luce visibile. Tale tecnologia viene utilizzata principalmente per telecomunicazioni o per altri scopi, come la localizzazione di oggetti, tramite i radar, o lo studio di fenomeni celesti, attraverso la radioastronomia.

Accadde oggi, 2 luglio 1897: Marconi e la nascita della Radio

La radiazione elettromagnetica utilizzata per la trasmissione radio è comunemente chiamata “onde radio” e copre la gamma di frequenze compresa nell’intervallo da 3 KHz a 300 GHz. Il dispositivo elettronico che permette di trasmettere e/o ricevere onde radio, è chiamato radio. In particolare, se è in grado solo di trasmettere è chiamato “radiotrasmettitore” o “radiotrasmittente”; se è in grado solo di ricevere è detto “radioricevitore”, o “radioricevente”; se è in grado sia di ricevere che di trasmettere è chiamato “ricetrasmettitore” o “ricetrasmittente”.

I passaggi storici che portarono alla radio

Il matematico e fisico scozzese James Clerk Maxwell fu il primo a descrivere, nel 1873, la teoria del fenomeno delle onde elettromagnetiche nel suo Trattato di elettricità e magnetismo; mentre il fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz mise in pratica la teoria e generò onde elettromagnetiche utilizzando dei semplici circuiti elettrici nei quali venivano create delle scariche ad alta frequenza, attraverso il rocchetto di Ruhmkorff. Mediante dei circuiti risonanti fu in grado di rivelare tali onde.

Da Heinrich Rudolf Hertz a Guglielmo Marconi

Hertz realizzò così il primo oscillatore in grado di generare onde elettromagnetiche rilevabili a breve distanza. Questo rudimentale sistema fu perfezionato nel tempo, passando dai semplici circuiti elettrici, ai sistemi coherer, molto più sensibili dei precedenti. Nel 1895, Guglielmo Marconi, basandosi sugli studi di Hertz e non solo, iniziò i propri esperimenti sulla trasmissione a distanza di segnali. Un anno dopo era pronto per effettuare l’esperimento di Pontecchio, durante il quale trasmise un segnale Morse ad oltre due chilometri di distanza (nella foto dell’ archivio del museo delle Poste e delle Telecomunicazioni: Guglielmo Marconi, primo italiano a ricevere il premio Nobel per la fisica, con il telegrafo senza fili).

Il brevetto radio di Marconi

Il 2 luglio 1897, a Londra, Guglielmo Marconi brevetta la radio. Nel dicembre del 1901, lo stesso Marconi realizza la prima comunicazione radio transatlantica su una distanza di 3.200 km da Poldhu, Regno Unito, a St. Johns, Terranova. Marconi fu riconosciuto al momento, a livello mondiale, per questo rivoluzionario metodo di trasmissione. Poco dopo gli venne assegnato sia il brevetto che il Nobel della Fisica, insieme a Karl Ferdinand Braun.