Come si va in pensione con Opzione donna nel 2023? Che pensione si prende con Opzione donna? Quanti anni ci vogliono per andare in pensione con Opzione donna? Nelle ultime ore, la nostra redazione ha ricevuto numerosissime richieste di informazioni sulla pensione Opzione Donna, a causa dell’incertezza del sistema previdenziale.
Attualmente, sembra più facile vincere alla lotteria che ottenere la pensione anticipata con l’Opzione Donna. La questione previdenziale italiana è da sempre complessa e controversa, con numerose eccezioni, deroghe e indennità nelle regole pensionistiche ordinarie. Si continua a rimandare l’introduzione di una riforma stabile per il futuro. Analizziamo nel dettaglio ciò che non sappiamo sui requisiti per la pensione Opzione Donna.
In pensione con Opzione donna: cosa non sappiamo sui requisiti?
La riforma del sistema previdenziale italiano è in fase di transizione da un periodo indefinito. D’altra parte, è vero che le diverse emergenze hanno accantonato diverse questioni, dando priorità ad altre più urgenti e improrogabili.
Nonostante ciò, centinaia di migliaia di lavoratori vanno regolarmente in pensione, spesso accettando una liquidazione dell’assegno con il sistema contributivo, il quale risulta molto più svantaggioso rispetto a quello retributivo. Lo stesso sistema utilizzato per calcolare la pensione anticipata Opzione donna.
Come si va in pensione con opzione donna nel 2023?
L’INPS ha fornito le prime specifiche nella circolare n. 25 del 6 marzo 2023. In particolare, delineando i nuovi requisiti e le condizioni per l’accesso alla pensione anticipata donna.
Il riferimento principale riguarda le lavoratrici che assistono una persona con handicap grave e alle lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
La pensione anticipata Opzione donna, è un trattamento economico erogato dietro la presentazione di un’apposita richiesta, alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022, hanno perfezionato i requisiti e le condizioni dettate dalla normativa.
Quanti anni ci vogliono per andare in pensione con opzione donna?
Possono richiedere l’accesso alla pensione anticipata tramite la formula Opzione donna le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, soddisfano il requisito contributivo, ovvero si trovano nella posizione di aver accumulato almeno 35 anni di versamenti.
La pensione donna viene rilasciata al compimento dei 60 anni età. Tuttavia, tale requisito viene ridotto di un anno per figlio nel limite massimo di due anni.
La riduzione contributiva di almeno di due anni viene applicata anche per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, anche in senza della natura genitoriale.
Solo in questo caso, sarà possibile accedere alla pensione anticipata donna Opzione donna con 58 anni di età e almeno 35 anni di contribuzione, se perfezionati entro il 31 dicembre 2022.
La pensione anticipata donna per le categorie meritevoli di tutela
La pensione anticipata donna spetta a chi perfeziona i requisiti anagrafici e contributivi e rientra in determinate condizioni:
- assiste, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- è stata riconosciuta un’invalidità civile con una ridotta capacità lavorativa, superiore o uguale al 74%.
- dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.
Che pensione si prende con opzione donna?
L’INPS calcola la pensione anticipata Opzione donna con il solo sistema contributivo.
In altre parole, viene applicata una riduzione di circa il 30% rispetto alla liquidazione della pensione anticipata ordinaria o la pensione di vecchiaia.
Come presentare la domanda per la pensione anticipata Opzione donna?
Le lavoratrici possono presentare la domanda tramite la piattaforma INPS. In alternativa, esistono almeno altre due modalità che permettono la trasmissione della domanda di pensione:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari.