In attesa di ufficializzare l’arrivo di Luis Enrique come nuovo allenatore, ecoo Lucas Hernandez al PSG dal Bayern Monaco per 55 milioni di euro. Un corteggiamento lungo un anno intero che si sta per concretizzare con il ragazzo che è volato nella capitale francese questa mattina per svolgere le visite mediche di rito prima di porre la firma sul contratto. Sarà un debutto in Liga 1 per il giocatore transalpino che ha sempre giocato all’estero, cresciuto in Spagna con la maglia dell’Atletico Madrid con cui ha debuttato in prima squadra prima del trasferimento in Germania. La squadra bavarese ha già bloccato il sostituto, è tutto fatto infatti per l’acquisto di Kim Min Jae dal Napoli con il pagamento della clausola rescissoria di 50 milioni che sarà attiva dall’1 al 15 luglio.

Lucas Hernandez al PSG

Lucas Hernandez ha giocato sul suolo transalpino solamente con la maglia della propria nazionale o come avversario. Il passaggio al PSG era diventato quasi una ossessione visto che già la scorsa estate c’erano stati dei contatti con il Bayern Monaco che ha preferito tenerlo in vista del mondiale in Qatar. Purtroppo è stata una kermesse da dimenticare visto che la Francia ha perso la finale contro l’Argentina ai rigori con il difensore costretto a guardare a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro nel match di esordio contro l’Australia.

A distanza di sette mesi ha ricominciato ad allenarsi in gruppo con i compagni ma la stagione viaggiava già verso il termine. Ora l’inizio di una nuova avventura a Parigi con un contratto di cinque anni che sarà siglato nelle prossime ore ma che potrebbe cominciare con uno scoglio da superare. Infatti il suo acquisto non è visto di buon occhio da parte della tifoseria parigina.

Il peccato originale è essere originario di Marsiglia con l’Olympique che è lo storico rivale del PSG in Francia. Tra i due club non scorre buon sangue e peggio ancora va tra le tifoserie quando si affrontano. Sui social sono apparsi già diversi messaggi che invitano la società a riconsiderare l’acquisto. Altra grana è legata alla finale di Champions 2020 quando il Bayern ha battutto proprio il PSG con Lucas Hernandez accusato di essere stato particolarmente esuberante con i festeggiamenti.

La carriera

Nato il 14 febbraio 1996 a Marsiglia ma cresciuto in Spagna, detiene infatti il doppio passaporto. Ha una storia familiare legata al calcio: suo padre Jean-François Hernandez è stato un buon difensore che ha vestito le maglie di Olympique Marsiglia e Atletico Madrid mentre il fratello Theo Hernandez lo abbiamo imparato a conoscere alla perfezione con il Milan.

Difensore moderno capace di giocare sia al centro che da terzino, è un mancino naturale dotato di ottima tecnica e grande rapidità. Sia all’Atletico Madrid che nel Bayern Monaco si è mosso prevalentemente da centrale di una difesa a quattro mentre con la maglia della nazionale francese veniva preferito al fratello Theo sulla fascia laterale.

La carriera di Lucas Hernandez ha inizio nel settore giovanile dell’Atletico Madrid, dove ha dimostrato il suo talento precoce. Nel 2014 ha fatto il suo debutto in prima squadra e da allora ha dimostrato di essere un elemento fondamentale per il club spagnolo. Durante la sua permanenza nei Colchoneros ha vinto una Europa League e una Supercoppa Uefa raggiungendo anche la finale di UEFA Champions League nel 2016 che però ha visto festeggiare i cugini del Real Madrid.

Le sue eccellenti prestazioni non sono passate inosservate e nel 2019 è passato al Bayern Monaco per 80 milioni di euro, cifra record per un difensore. In Baviera ha continuato a dimostrare il suo valore, contribuendo alla conquista di numerosi titoli nazionali e internazionali. Ha vinto quattro Bundesliga, una Coppa di Germania, tre Supercoppe di Germania, una Champions League, un’altra Supercoppa Uefa e il Mondiale per Club. Lucas Hernandez ora è pronto per sbarcare al PSG.

Grandi successi anche con la maglia della propria nazionale dove ha trionfato in Russia nel Mondiale 2018 in finale contro la Croazia mentre in Qatar si è dovuto accontentare della medaglia d’argento dopo la sconfitta con l’Argentina ai rigori. Era il titolare nella difesa di Didier Deschampes ma la rottura del crociato alla fase a gironi lo ha tenuto fuori per l’intera manifestazione. A livello continentale ha vinto la Nations League nel 2021.