Non ce l’ha fatta uno dei due motociclisti coinvolti nel terribile incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio a San Siro in provincia di Como. Le sue condizioni erano apparse subito disperate ed è spirato poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale di Gravedona.
Il terribile schianto è accaduto ieri, Mercoledì 28 Giugno 2023, in località Santa Maria lungo la strada statale SS340, chiamata in zona “Regina”.
Le autorità hanno immediatamente provveduto al riconoscimento delle due persone ferite nel tremendo schianto. La vittima è Cristian Braga, 35enne impiegato come operaio presso un’azienda in Svizzera e residente nel piccolo comune di Dongo, sempre nel comasco.
L’altra persona coinvolta è il 34enne Giorgio Vida, originario e residente a Grandola ed Uniti. È tuttora ricoverata presso l’ospedale di Varese. Le sue condizioni sarebbero ancora molto gravi e non è ancora stata sciolta la prognosi.
La dinamica dell’incidente è tuttora in corso di accertamento. Dalle prime informazioni ottenute dall’elaborazione dei rilievi i due si sarebbero scontrati frontalmente.
Incidente stradale San Siro: la dinamica dello scontro mortale
Erano da poco passate le ore 17:00. Il 34enne Giorgio Vida era in sella ad una Yamaha FZ8. Transitava lungo la statale verso Menaggio provenendo da Cremia. Sembra che ad un certo punto della sua marcia abbia tentato un sorpasso azzardato ad una Suzuki Vitara che lo precedeva.
Il giovane motociclista avrebbe così invaso la corsia di marcia opposta. In quel momento però in direzione contraria stava sopraggiungendo Cristian Braga in sella alla sua due ruote di grossa cilindrata Bmw.
L’impatto è stato inevitabile. Nessuno dei due conducenti ha avuto il tempo non solo di arrestare il proprio veicolo ma nemmeno di modificare la traiettoria per evitare la collisione. Il violento urto ha provocato il disarcionamento dalle due ruote di entrambi i motociclisti.
Il 35enne è volato contro la ringhiera di un’abitazione per poi fermarsi diversi metri oltre il punto di impatto all’interno di un giardino. I traumi riportati sono apparsi subito critici e infatti dopo poche ore il suo arrivo in ospedale sono risultati fatali.
Anche il 34enne è stato proiettato con energia sull’asfalto.
Immediatamente gli altri automobilisti in transito hanno fermato i loro mezzi per cercare di aiutare i due feriti. Hanno chiamato immediatamente le forze dell’ordine invocando l’arrivo del personale di soccorso medico con estrema urgenza.
Sul posto in poco tempo sono sopraggiunti l’automedica del 118, le ambulanze della Croce Rossa di Menaggio e del Lario Soccorso di Dongo. La gravità dell’incidente ha indotto il centro medico ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso per accelerare il trasporto dei feriti in ospedale.
I Carabinieri di Menaggio, contemporaneamente, hanno bloccato la circolazione su quel tratto di strada per agevolare ogni operazione di salvataggio.
35enne morto poco dopo il suo arrivo in ospedale
A riportare le conseguenze peggiori Cristian Braga. Il 35enne era infatti già in arresto cardiaco all’arrivo dei soccorritori. I sanitari hanno tentato una disperata manovra di rianimazione. Con i parametri vitali ormai a livelli critici, il personale medico ha provveduto al suo trasporto presso il vicino ospedale di Gravedona. Il giovane è però spirato poco dopo il suo arrivo al presidio medico.
L’altro motociclista ha riportato gravissime lesioni. I sanitari lo hanno condotto all’ospedale di Varese utilizzando l’elicottero di soccorso. Il 34enne è tuttora ricoverato nella stessa struttura in prognosi riservata.
I Carabinieri hanno così effettuato i rilievi per verificare al meglio la dinamica dello scontro. La chiusura della strada, molto trafficata nell’ora di punta di rientro a casa dopo la giornata lavorativa, ha generato inevitabili conseguenze sulla circolazione.
Il magistrato di turno in procura a Como, Simona De Salvo, ha ordinato ulteriori indagini sui due mezzi. I militari li hanno posti sotto sequestro in modo da valutare eventuali guasti meccanici. Le autorità giudiziarie hanno anche disposto l’autopsia sul corpo della vittima in modo da ufficializzare formalmente che la morte sia sopraggiunta come conseguenza del terribile impatto.