Nel mondo del calcio sempre più dipendente dalle sponsorizzazioni si cercano nuove frontiere di guadagno. Il Qatar offerto al Barcellona cento milioni di euro a stagione per cedere i diritti sull’utilizzo del nome ad un nuovo club, può essere una svolta storica per tanti club europei. Dal punto di vista economico diventerebbe un introito che rivoluzionerebbe il calciomercato con l’immissione di ingenti somme di liquidità ma al tempo stesso potrebbe provocare l’ira dei tifosi che non vogliono condividere il proprio nome con altre società.
Nuove frontiere
Il calcio europeo è alla ricerca di nuove forme di guadagno. Tutto è cominciato con le sponsorizzazioni sulle magliette da gioco e i tour estivi fra Stati Uniti ed Estremo Oriente, il fenomeno si è velocemente allargato arrivando alla vendita dei diritti sul nome dello stadio come degli impianti da allenamento. All’appello mancava il percorso inverso, non una azienda che si propone ma direttamente il club che mette in vendita il proprio nome. Una idea oggetto di discussione tante volte ma mai attuata per non disperdere il principio di identità a cui i club tengono.
Ci sono però le contingenze economiche che obbligano a determinate scelte. La crisi e il Financial Fair Play della Uefa hanno costretto i club a cercare di aumentare i ricavi con il Medio Oriente che è diventato la metà preferita di calciatori e società. Da qua arriva la proposta folle del Qatar: cento milioni a stagione al Barcellona per permettere a un nuovo club di chiamarsi come la squadra catalana. Una proposta recapitata direttamente al Presidente dei balugrana Joan Laporta durante il suo viaggio in Qatar alla ricerca di nuove sponsorizzazioni.
Fonti interne della società hanno già smentito la notizia ribadendo la ferma volontà di non permettere ad altri club di avere lo stesso nome. Non basterebbe però solo accettare la proposta, Laporta dovrebbe convocare l’assemblea dei soci del Barcellona per andare a modificare lo statuto della Polisportiva che prevede, appunto, l’esclusività mondiale sul nome.
Articolo 1 – Natura del Club
Il Futbol Club Barcelona è un’associazione sportiva catalana privata di persone naturali, con il proprio status giuridico e capacità di agire, costituito il 29 novembre del anno 1899.
Articolo 2 – Nome e simbolo
Il nome dell’associazione è il Futbol Club Barcelona (FC Barcelona) e il suo simbolo è regolarmente registrato. La descrizione e l’identificazione dei colori del simbolo sono inscindibili.
Articolo 80 – Principi in relazione alla modifica delgli statuti
La procedura per la modifica degli statuti comporta una serie di procedure e le azioni che alterano il testo legale devono garantirne la legalità, la correttezza e appropriatezza.
Articolo 81 – Procedura per la modifica degli statuti
La procedura deve essere avviata mediante proposta del Consiglio di amministrazione o dei membri attravero l’osservanza rispettosa della procedura indicata nell’articolo 20.11 che deve includere gli articoli da approvare e una relazione delle modifiche richieste. Questa proposta deve essere pubblicizzata ai membri per un periodo minimo di venti giorni.
La suddetta procedura non sarà applicabile quando la modifica degli statuti viene effettuata attraverso l’applicazione di un regolamento obbligatorio. È competenza dell’Assemblea Generale approvare, se pertinente, qualsiasi progetto per modificare gli statuti o il loro adattamento obbligatorio ad una legge o normativa standard. La modifica degli statuti richiederà una maggioranza dei due terzi di coloro che frequentano l’Assemblea generale, tranne nei casi di semplice adattamento a una regolamentazione di rango superiore, in qual caso sarà richiesta una maggioranza semplice.