Qual è la causa della morte di Italo Lupi. L’architetto e grafico tra i più noti al mondo è deceduto nella notte tra il 27 e il 28 Giugno 2023 all’età di 89 anni nella sua casa di Milano dopo una lunga e sofferta battaglia contro una malattia che lo ha portato via nel sonno.
A dare la triste notizia è la rivista “Abitare”, di cui Lupi è stato per molto tempo direttore e art director che in una nota ha scritto:
“Ciao, Italo. Se n’è andato questa notte a 89 anni Italo Lupi, direttore e art director del nostro giornale dal 1992 al 2007. Architetto di formazione, ha dedicato tutta la sua vita alla cultura grafica e visiva, diventandone uno dei più significativi rappresentanti a livello internazionale. È grande il nostro rimpianto per un uomo davvero speciale”.
Causa morte Italo Lupi: le sue collaborazioni e i suoi lavori
Italo Lupi era nato a Cagliari nel 1934 ed arrivò giovanissimo con la famiglia a Milano, città che non avrebbe mai lasciato, nel secondo dopoguerra, laureandosi al Politecnico dove tra i professori ebbe Vittorio Gregotti. Nella sua carriera si è dedicato in particolare alla grafica e agli allestimenti di grandi mostre e musei.
Nel 1970 inizia a lavorare all’interno di alcune riviste: la prima è “Zodiac”, dedicata all’architettura, editore Adriano Olivetti. Poi è la volta di “Shop”, di cui sarà art director per due anni nel 1971 e nel 1972. In seguito, le due riviste alle quali è rimasto più legato: “Abitare”, per la quale cominciò a lavorare come autore, fotografo e copertinista, fino a diventarne direttore artistico nel 1973. E infine “Domus”, di cui fu art director con Mario Bellini come direttore dal 1986 fino al 1992.
Nella sua carriera è stato consulente d’immagine di “La Rinascente”, “IBM Italia” e della “Triennale di Milano”. Ha inoltre, progettato i loghi di “Miu Miu”, “Fiorucci”, “Cinelli”, “BBB Bonacina” e dei Campionati del mondo di sci a Cortina.
Durante questi anni ha lavorato anche in collaborazione con gli architetti Castiglioni, Mario Bellini, Guido Canali ha progettato grandi mostre per Pitti Immagine a Firenze, Palazzo Grassi di Venezia, Triennale di Milano, Teatro alla Scala di Milano, Museo della Storia di Bologna, Museo Chopin a Varsavia, Palazzo della Pilotta a Parma.
Ha progettato con lo studio Migliore + Servetto il Look of the City di Torino per le Olimpiadi invernali del 2006.
Sempre per il capoluogo piemontese ha progettato il Look of the City in occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011. Ha lavorato in occasione di Expo 2015 con il progetto di Boulevard delle bandiere. È stato art director di Domus e direttore (per sedici anni) di Abitare.
I premi vinti durante la sua carriera
Sono tanti i premi vinti da Italo Lupi. Tra i più importanti ricordiamo tre Compassi d’oro, di cui uno alla carriera. È Royal Designer ad honorem a Londra ed è entrato a far parte della Hall of Fame dell’Art Directors Club Italia. Nel 2011 ha vinto il German Design Award e la Medaglia dell’International Design Award di Los Angeles 2012, il Primo Premio Penn/Club Fedrigoni, la Menzione d’Onore al Typomundus di Praga.
È stato poi curatore della monografia sulle architetture industriali di Prada, progettate da Guido Canali.
La triste notizia della scomparsa di Lupi è stata confermata anche da Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano che in un post sui canali social ha scritto:
“La tua sensibilità, la tua grazia, la tua eleganza sono state un dono per Milano e per la cultura grafica e visiva internazionale. Mi sei stato vicino nei momenti difficili e nei momenti più belli. Non dimenticherò i tuoi manifesti per la mia campagna elettorale nel 2010 e soprattutto il tuo bellissimo sorriso, tre anni fa, timida risposta per quell’applauso corale in Triennale all’inaugurazione della tua mostra sul ‘tuo’ Saul Steinberg”.
I funerali di Italo Lupi si terranno oggi 29 Giugno nella Basilica di S. Ambrogio a Milano.