Tutto pronto per il Consiglio Ue: a Bruxelles si sono ritrovati tutti i leader dei Ventisette per discutere dei temi del momento, tra i quali spicca quello del sostegno a Kiev.

Nella capitale belga è atterrata anche Giorgia Meloni: la premier italiana, giunta a destinazione intorno a mezzogiorno, vedrà presto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Con lui i leader saranno impegnati in un pranzo di lavoro, previsto per le 13, prima dell’inizio effettivo dei lavori.

Tra gli argomenti principi di discussione c’è senz’altro la situazione in Russia, segnata dalla ribellione fallita di Wagner. Sul tavolo anche la controffensiva ucraina e il rafforzamento della cooperazione tra Unione Europea e Nato.

A proposito dell’Alleanza, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha sottolineato come “Nato e Ue condividono gli stessi valori“.

L’Ucraina sarà un importante tema delle nostre discussioni oggi. Per quanto riguarda il lato europeo, stiamo rafforzando le nostre capacità di difesa e sono certo che un’Ue più forte renderà più forte anche la Nato, perché alleati forti creano forti alleanze.

Consiglio Ue, un’occasione per ribadire il sostegno a Kiev: il presidente ucraino Zelensky interverrà da remoto

Sull’agenda del Consiglio anche il rafforzamento della difesa europea, l’esame della situazione economica, il dossier migranti, le relazioni con la Tunisia e i rapporti con la Cina.

Dopo l’incontro con Stoltenberg, i Ventisette ascolteranno il consueto discorso della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Si discuterà poi di Ucraina: nella chiacchierata sarà coinvolto anche Volodymyr Zelensky, invitato per un video collegamento da remoto.

Tra i più emozionati il neo premier finlandese Petteri Orpo, al suo primo Consiglio Europeo.

Sono un europeista convinto, siamo pro-Ue, pro-Nato, pro-Stato di diritto e lavoreremo insieme per rendere l’Unione più forte.

Tra i primi ad arrivare anche il leader spagnolo Pedro Sanchez, all’ultimo appuntamento europeo prima delle elezioni politiche anticipate, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

La Spagna è la prima delle principali economie europee a scendere sotto il 2% dell’inflazione e dobbiamo ricordare che nel luglio del 2022 era oltre il 10%, dunque è una notizia straordinaria. Riafferma ciò che dico dall’inizio della guerra, in questo quadro difficile l’economia spagnola cresce come nessuno in Europa ed è un successo del sistema Paese.

Dal canto suo, Scholz si è concentrato sul tema dei migranti e sulla gestione che spetta all’Ue per risolvere il problema.

Abbiamo tutti la responsabilità di garantire che le persone non anneghino in mare. Il grande compito è prendere molto sul serio gli obblighi umanitari che abbiamo e prendere sul serio le nostre responsabilità verso gli altri.

La recente intesa tra i ministri Ue sulle procedure di asilo, della quale si discuterà oggi, è “un grande passo in avanti” secondo il cancelliere. Una sinergia tra i Paesi di primo approdo, affinché “facciano la loro parte”, e quelli di accoglienza, della quale “anche noi dobbiamo assumerci la responsabilità”, “in modo che tutto non si fermi agli arrivi”.

Presente fisicamente a rappresentare l’Ucraina c’è il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: su Twitter il delegato di Kiev parla di “convincere” tutti gli alleati della Nato “che è arrivato il momento di fare chiarezza sull’adesione dell’Ucraina all’Alleanza”.

Meloni: “Sulle migrazioni riusciti a far cambiare punto di vista a Ue”

La premier Meloni, intanto, ha affidato ai suoi profili social una prima considerazione al suo arrivo a Bruxelles.

Con buona pace di coloro che prevedevano catastrofi di ogni sorta, stiamo costruendo una Nazione forte e credibile a livello internazionale. Un’Italia capace di affermare i propri interessi e di tutelare i bisogni dei suoi cittadini.

Giungendo al palazzo della Commissione Ue, la leader di Roma ha parlato di una “bozza delle conclusioni del Consiglio” che le è sembrata “soddisfacente”.

Sulle migrazioni siamo riusciti a far cambiare punto di vista all’Unione Europea.