Opzione donna 2024 sotto i riflettori per quanto riguarda la riforma delle pensioni, oggetto della discussione tra governo e sindacati.
Opzione donna 2024
Lavoratrici e sindacati chiedono di ripristinare Opzione donna con i vecchi requisiti e non con le attuali limitazioni che rendono molto ristretta la platea delle beneficiarie.
Il governo però pensa ad un’alternativa: un nuovo scivolo pensionistico riservato alle “over 60”, con un meccanismo simile a quello dell’attuale Ape sociale. Dunque si tratterebbe di una misura che prevede il pagamento di un’indennità fino al compimento del 67esimo anno di età, momento in cui sarà poi percepita la pensione. L’ipotesi è al vaglio dei tecnici per la prossima Legge di bilancio.
Le richieste di lavoratrici e sindacati
Nei giorni scorsi c’è stato un sit-in di lavoratrici davanti il ministero del Lavoro per chiedere il ripristino di Opzione donna con i vecchi requisiti, dunque con almeno 35 anni di contribuzione e un’età pari o superiore a 58 anni se dipendenti e a 59 anni se autonome..
Anche i sindacati sostengono la necessità di tornare alla precedente versione della misura. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha dichiarato:
“Ci aspettiamo si apra una trattativa, ad oggi la situazione è semplicemente peggiorata e rischiamo di ritornare alla legge Fornero. Ci aspettiamo che ci dicano quali risorse vogliono rimettere in campo, a partire da opzione donna ma anche le pensioni di garanzia per i giovani, superare la precarietà, che significa riconoscere i lavori più gravosi e introdurre una flessibilità in uscita, significa fare una riforma che fino ad ora non è stata fatta”
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