Nelle scorse ore Enrico Silvestrin si è scagliato duramente contro Fedez e l’intero concerto benefico “Love Mi”, organizzato dal rapper. Il conduttore radiofonico ha usato parole molto dure sui social che non sono passate inosservate. I suoi commenti hanno acceso la polemica e l’ex vj di MTV è stato travolto dalle critiche. Vediamo cosa ha detto Enrico Silvestrin e come ha spiegato il suo attacco.
Enrico Silvestrin contro Love Mi e Fedez: “Disagiati senza cultura”
Le ultime settimane non devono essere state affatto facili per il rapper Fedez che dopo la lite con Luis Sal è finito al centro di numerosi attacchi, frecciatine e botta e risposta sui social. Dopo il video ironico di Gerry Scotti in cui il conduttore lanciava una bordata al podcast di Fedez e Luis Sal, nelle ultime ore, il rapper è stato duramente attaccato da Enrico Silvestrin.
Tutto è accaduto mentre su Italia 1 andava in onda il concerto a scopo benefico “Love Mi”, organizzato proprio da Fedez, per la raccolta fondi destinata a sostenere l’Associazione Andrea Tudisco OdV. Tramite il suo profilo Twitter, Enrico Silvestrin non ha usato mezzi termini e si è scagliato contro Fedez e l’evento da lui organizzato, “Love Mi”, dicendo:
“Stammer*a andrebbe nascosta, invece viene trasmessa. Fedez è il divulgatore della mer*a di questo paese. Già che siete recintati, vi dovrebbero rinchiudere tutti. Disagiati senza cultura”.
Poi, il conduttore radiofonico ha continuato rivolgendosi direttamente al pubblico che si trovava in Piazza del Duomo a Milano per assistere al concerto organizzato da Fedez:
“Ecco cosa succede quando normalizzi la mediocrità, quando seppellisci le alternative, quando pensi solo al minimo risultato con il minimo sforzo. Grazie a tutti per lo sforzo congiunto. Paese senza alcuna visione e senza alcun futuro“.
Le parole di Enrico Silvestrin hanno acceso le polemiche e, in breve tempo, i suoi tweet sono stati inondati da critiche e insulti. A coloro che hanno commentato suggerendogli di donare invece di criticare, Silvestrin ha risposto:
“Qua c’è da donare a quelli in piazza”.
Enrico Silvestrin spiega perché ha attaccato Love Mi e Fedez
Dopo aver rivolto parole molto forti a Fedez e al suo progetto a scopo benefico, Enrico Silvestrin, dunque, è stato duramente attaccato dagli utenti sul web. Mentre qualcuno è intervenuto in suo sostegno, molti altri lo hanno apertamente criticato per i suoi commenti. Nelle ultime ore, Enrico Silvestrin è tornato su Twitter per fare chiarezza sui motivi che lo hanno spinto a scagliarsi contro “Love Mi” e il suo organizzatore Fedez. Ecco cosa ha spiegato in proposito attraverso una serie di tweet:
“Per chiarire. Love Mi fa danni ingenti tanto quanti ne fa una Virgin o una RadioFreccia. Quando l’alternativa al degrado odierno è la nostalgia da karaoke che non aggiunge nulla, allora l’ecosistema puzza pure di morto. Serve altro. Serve aprire la finestra. Il problema è non conoscere il pregresso. Pensare che in un tweet ci sia l’intera ed esaustiva riflessione. Quattro anni di battaglie contro questo sistema di cui non siete a conoscenza. Facile dire boomer. Non è confronto tra ieri e oggi. Per me è tra oggi ed oggi”.
Il conduttore radiofonico ha continuato rispondendo alle critiche con queste parole:
“Più del passato. Il problema è che non lo conoscono. Siamo una provincetta. Si attacca la persona per screditare l’opinione. Ci si infastidisce al solo pensiero di poter intaccare lo status quo. Si attacca più la soluzione che non il problema. Spiace dirlo, ma questo siamo. A criticare siamo capaci tutti. A fare, a costruire, a decostruire, a proporre, purtroppo solo pochissimi. Ecco perché non andiamo da nessuna parte. È la cosa risibile è che critichiate le alternative tanto quanto il mainstream. Criticate perché vi da l’idea di esistere”.
Infine, Enrico Silvestrin ha concluso il suo sfogo sottolineando, ancora una volta, il suo pensiero:
“Questo paese è chiuso in se stesso ma prima di chiuderlo era già povero culturalmente. Ora si replica una matrice scadente con copie ancora più scadenti. Non sappiamo nulla di cosa sia la musica nel resto del mondo. Si stanno facendo danni immensi. Ai giovani serve il presente”.