Ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, i genitori di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, sono tornati a lanciare un appello nella speranza che la figlia possa tornare a casa sana e salva.

Vorrei chiedere a tutti i fiorentini, a tutte le mamme, di venire a manifestare con noi, per alzare la nostra voce – ha dichiarato il papà, Miguel Angel Alvarez Chiclio Romeo -. Non ci giudicate, lasciate stare la questione del racket. L’importante è trovare Kata, al resto ci penserà la polizia.

Dalla denuncia di sparizione, presentata dalla madre della piccola (mentre il padre era detenuto), sono passati quasi venti giorni. Le indagini per ora non hanno portato da nessuna parte.

Kata, il nuovo appello dei genitori della bambina scomparsa in tv

L’invito rivolto dai genitori della piccola Kata ai fiorentini è di mobilitarsi con loro affinché la figlia possa essere trovata e riportata a casa. Di lei non si hanno notizie dal 10 giugno scorso, quando, dopo essere stata avvistata nel cortile dell’ex hotel Astor – l’edificio occupato in cui viveva insieme alla sua famiglia -, era scomparsa nel nulla. Le indagini per ora sono state un vero e proprio buco nell’acqua.

L’ipotesi più accreditata, comunque, è che la bambina, di 5 anni, possa essere stata sequestrata “per vendetta” dopo un tentato omicidio avvenuto all’interno dello stabile nell’ambito di una faida tra i due gruppi, uno peruviano e uno ecuadoregno o romeno, che gestiscono il racket degli affitti. Lo ha sostenuto il gip che si sta occupando del caso, Angelo Antonio Pezzuti.

Ciò che è chiaro è che la bimba sarebbe stata portata via dall’ex hotel. Al suo interno, dopo le numerose perlustrazioni, gli inquirenti, infatti, non hanno trovato alcuna traccia di lei. Secondo una delle piste che si stanno passando al vaglio, la cinquenne potrebbe essere stata portata via attraverso un passaggio segreto che collega lo stabile alla strada, sfuggendo all’occhio delle telecamere.

Ascoltato dagli inquirenti, il padre aveva anche sostenuto che potesse essersi trattato di uno scambio di persona. Per fare luce sull’accaduto ed individuare possibili sospetti, la Procura ha disposto il prelevamento del Dna di tutti gli occupanti dell’edificio (quello di Kata era già stato prelevato da uno spazzolino), sgomberato lo scorso 17 giugno per consentire alle autorità di svolgere tutti gli accertamenti del caso senza interferenze.

Gli ultimi sviluppi del caso

Parlando ai microfoni della trasmissione “Chi l’ha visto?”, il papà della bambina si è anche rivolto ai potenziali rapitori.

Chiediamo a tutti, soprattutto a chi è con nostra figlia: lasciatela andare, dove volete, al parco o in chiesa, ma fatelo perché siamo troppo preoccupati e disperati – ha detto -. Ogni giorno è difficile per noi. La nostra comunità peruviana viene sempre con noi a manifestare. Aiutateci tutti.

La speranza è che possa essere ancora viva. Anche se, con il trascorrere dei giorni, le chances diminuiscono. L’ultima ipotesi, forse la più inquietante, è che Kata possa essere stata rapita da un pedofilo, un uomo che, già in precedenza, avrebbe abusato di lei e che forse l’avrebbe fatta sparire per nascondere la verità. Potrebbe trattarsi della stessa persona che, secondo quanto riferito dal fratellino della bimba in un primo momento, le si era avvicinata, poco prima della scomparsa, con dei palloncini.

Se così fosse, dove l’avrebbe portata? All’estero? O è possibile che, nel corso del rapimento, qualcosa sia andato storto, e la piccola non sia già più tra noi? Purtroppo non è possibile escludere nessuna pista.

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