Curriculum invidiabile quello del generale Sergei Surovikin, anche se protagonista di una rapida parabola negativa: capo delle forze della Russia in Ucraina per tre mesi e poi generale dell’esercito di Mosca arrestato in circostanze misteriose. I piani alti dello Stato russo lo accusano di essere stato in combutta con il leader della Wagner, Prigozhin.
La notizia del suo arresto arriva dal Moscow Times, che cita alcune fonti vicine al Ministero della Difesa russo. Si tratta di informazioni trapelate con la promessa dell’anonimato, visto che il Ministero non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’arresto del generale. «Apparentemente, [Surovikin] ha scelto la parte di Prigozhin durante la rivolta, e lo hanno preso», spiega una delle due fonti.
Il generale Surovikin non è in contatto con la sua famiglia da tre giorni e da domenica le sue guardie non rispondono: se il suo arresto fosse confermato, si tratterebbe di un altro pezzo importante dell’esercito russo eliminato dalla rivolta della Wagner.
Guerra in Ucraina, aggravato il bilancio a Kramatorsk: 12 morti
Al di là dei guai interni di Mosca e al di là dei confini russi, continua la guerra nel Paese assediato. Ieri, un attacco alla città di Kramatorsk ha avuto esiti devastanti sulla popolazione: fin da subito è stato chiaro che i missili russi avevano causato vittime, almeno 8 i corpi estratti immediatamente dalle macerie.
Ora però il bilancio si è aggravato, con il numero di morti a causa dell’attacco salito a 12. Anche il computo di feriti cresce: secondo il Ministro degli interni di Kiev, Igor Klymenko, il bilancio completo ammonta a 65 persone con gravi lesioni, anche se i servizi di soccorso fermano il conteggio dei feriti a 60 unità.
Mentre ancora si cerca nelle macerie e mentre si tenta di salvare vite negli ospedali, il Presidente Zelensky fa sapere che l’uomo che ha coordinato l’attacco missilistico a Kramatorsk è stato arrestato:
Oggi gli uomini del servizio di sicurezza dell’Ucraina, insieme con gli agenti speciali della polizia, hanno arrestato la persona che ha coordinato questo attacco terroristico. Chiunque aiuti i terroristi russi a distruggere vite merita la massima punizione. Continueremo il nostro lavoro per rafforzare le sanzioni internazionali contro la Russia e i suoi complici devono sentire che il prezzo del loro terrore non farà che aumentare. E continueremo il nostro lavoro legale in modo che gli strumenti internazionali puniscano tutti i terroristi russi e lo stesso stato aggressore.
Guerra in Ucraina, la controffensiva fa progressi a Bakhmut
L’esercito di Kiev, organizzato in una controffensiva resa possibile in gran parte grazie agli approvvigionamenti bellici dell’Occidente, ha fatto importanti passi avanti nel territorio di Bakhmut. Ad annunciarlo è il portavoce dello stato maggiore delle forze ucraine Andriy Kovalev, citato da Unian.
Sui fianchi della città di Bakhmut continuiamo a fare pressione sul nemico, a rompere le linee catturate in precedenza. Le truppe ucraine stanno avendo successo e sono ora trincerate nelle linee raggiunte
ha spiegato Kovalev.
La guerra in Ucraina sembra non avere fine, con le due fazioni che si trovano in un punto di stallo.