Holger Rune sta vivendo un buon momento: il danese di soli vent’anni sta scalando la classifica ATP e ora si trova in sesta posizione, con ampi margini di miglioramento considerata anche la giovanissima età.

Il tennista ne ha parlato in una recente intervista, dove ha toccato diversi aspetti della sua carriera.

Quello che mi piace di più [del tennis] è che è uno sport individuale, mi piace avere il controllo. Da un lato è anche complicato, ma è una sensazione molto bella quando si fa bene il proprio lavoro. Sono sempre felice, amo allenarmi e giocare partite. Allo stesso tempo, voglio vincere e sono un perfezionista. Quando mi arrabbio, mi rimetto subito in carreggiata, sono bravo a trovare uno sfogo alla rabbia e a cercare il lato positivo in campo o nella vita. Il mio modo di giocare è molto più aggressivo in campo, mentre fuori dal campo tendo a essere più pigro. In campo, però, non mi fermo mai, amo la sensazione di andare al 150% di intensità. Non direi che sono come la notte e il giorno, ma sono sicuramente più rilassato fuori dal campo

Rune sul raggiungimento degli obiettivi: “Gli ostacoli sono uno stimolo”

L’ambizione è sicuramente uno degli aspetti predominanti del suo carattere.

Ogni anno mi pongo degli obiettivi e lavoro duramente durante la stagione per raggiungerli”, ha spiegato Rune a Tennis Magazin. “Di norma, mi piace raggiungere i miei obiettivi, ma va bene quando compaiono degli ostacoli, significa che ci sono cose in cui non sono ancora abbastanza bravo, quindi devo migliorare per andare avanti. Imparo attraverso l’esperienza, nessun essere umano è uguale, forse ciò che funziona per qualcun altro non funziona per me. Quindi è sempre una sfida trovare i metodi che funzionano per raggiungere i miei obiettivi

Rune ha speso parole d’elogio sia per Patrick Mouratoglou e del suo allenatore Lars Christensen.

Patrick è una persona fantastica, è molto bravo nel suo lavoro e sono felice che possa aiutarmi. Sono le piccole cose che mi dà che alla fine fanno la differenza. Ho costruito una solida base in termini di forma fisica e di tennis con il mio allenatore, Lars Christensen, con cui sto da quando avevo sei anni. Tutto il mio team fa un lavoro straordinario, ognuno è il migliore in quello che fa, ma sta anche a me essere aperto e seguire i loro consigli. Conosco Patrick da quando avevo 13 anni, quindi è fantastico viaggiare con lui, l’Academy è come una famiglia per me. Abbiamo una grande chimica e una fiducia totale nella squadra