Tendopoli a cielo aperto in Via del Pretoriano, accanto alla stazione Termini, nodo centrale della Capitale che continua ad essere lasciato nel degrado più totale. Dopo le tante segnalazioni ricevute TAG24 ha deciso di andare con le sue telecamere a testimoniare la situazione in cui versa il nodo ferroviario più importante della città, trovando l’amara sorpresa di diverse tende con rifiuti e condizioni igienico sanitarie gravissime. Nel primo dei video che vi proponiamo si nota proprio lo stato di abbandono totale.
Roma Termini degrado a Via del Pretoriano il video con tende e rifiuti
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L’erba è altissima ed incolta, i rifiuti sono a montagne e sembra che non vengano raccolti da mesi. Questi 20 metri di strada sembrano quelli di Bangkok piuttosto che quelli accanto alla stazione ferroviaria più importante della Capitale d’Italia. Le immagini di TAG24 testimoniano come ci sono 5 tende dove alloggiano diversi senza fissa dimora, mentre il cattivo odore della mondezza e dell’alcool con tante bottiglie abbandonate sul marciapiede dove molti cittadini si guardano bene dal passare. In mezzo all’erba su un cartone sta riposando un extra comunitario, ma sono tante le persone dentro le tende che hanno fatto di questo lembo di terra la loro residenza. I cittadini più volte hanno provato a segnalarne la presenza: “La situazione è invivibile e pericolosa, ma ogni volta che hanno provato a mandarli via sono tornati”, spiega una signora sconsolata. Le testimonianze più emblematiche sono state quelle di un anziano in compagnia della moglie e della proprietaria del Bar Brasilia, ultimo avamposto coraggiosi di civiltà insieme ad altre due attività commerciali che scelgono di rimanere nonostante la paura di subire aggressioni da parte degli occupanti delle tende.
La testimonianze shock di un anziano e della moglie: “Rapinato del cellulare e pistato di botte”
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Il signor Sergio Bastianelli era con la sua macchina accostata lungo la strada quando ci siamo avvicinati per chiedergli se avesse avuto problemi con la tendopoli di Via del Pretoriano: “Io sono stato aggredito, mi hanno proprio pistato de botte”, la sua testimonianza arrabbiata “Sono stato picchiato mentre stavo facendo una telefonata, mi hanno preso il cellulare e rotto gli occhiali da sole. Era mattina e stavo facendo una delle mie passeggiate mattutine. Sono andato dai Carabinieri, mi hanno detto che avrei dovuto chiamare il 112 ma io ero senza telefono. San Lorenzo è il quartiere più degradato che ci sia, dopo la mia denuncia non è cambiato nulla anzi i carabinieri non sono voluti venire lì con me dicendomi che avevano altro da fare. Dobbiamo vergognarci di essere italiani, ho 85 anni e non ho mai visto una situazione simile”. Il signore viene poi raggiunto dalla moglie, che però chiede di non essere ripresa: “Mio marito è stato ferito e perdeva sangue, siamo anche dovuti andare al pronto soccorso. Ma perché i carabinieri non hanno fatto nulla e queste persone sono ancora qui? Si è salvato perché ha fatto finta di avere un infarto, noi abbiamo paura infatti mi ha accompagnato con la macchina a fare le analisi”.
Una situazione agghiacciante, ma per quanto riguarda i carabinieri TAG24 ha voluto vederci chiaro trovando risposte nella caserma di San Lorenzo dove la denuncia del signor Bastianelli è stata regolarmente presa in carico. Purtroppo non avendo contattato il numero unico di emergenza non è potuta scattare la constatazione di fragranza di reato, la fase d’istruttoria dell’aggressione è tutt’ora in corso e non è stato possibile avere ulteriori informazioni. Le forze dell’ordine quindi spiegano di aver agito nel pieno rispetto delle regole e facendo tutto quanto in loro potere, ma purtroppo il quartiere continua a vivere nella paura.
Patrizia del Bar Brasilia: “Quando arrivo la mattina aspetto i clienti per aprire e scendere dalla macchina, un ragazzo con la moglie ed i bambini sono stati circondati e aggrediti”
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La testimonianza più accurata e forte arriva da Patrizia, che con la sua famiglia gestisce il Bar Brasilia che fa proprio angolo con Viale del Pretoriano: “Noi viviamo male la convivenza, quando apriamo il bar li troviamo a dormire sul marciapiede e dobbiamo disinfettare ogni mattina. Entrano durante il giorno portando cattivo odore, senza contare che spesso si lavano nudi nella fontanella. Una volta sono entrati ubriachi e volevano spaccare tutto, ma mio nipote li ha buttati fuori di peso. Io ho paura ad aprire il bar e aspetto sempre che arrivino i primi clienti per scendere dalla macchina , noi attacchiamo alle 5 di mattina“. La signora poi ci racconta di una drammatica aggressione avvenuta due settimane fa ai danni di una famiglia: “Un ragazzo e la moglie si trovavano per strada con i due bambini piccoli quando sono stati circondati da 3-4 di questi extracomunitari. Sono stati momenti drammatici per loro, hanno avuto paura e lui ha cominciato ad urlare chiamando la polizia al telefono. Dopo la prima chiamata avevano detto di essere impegnati, ma lui ha insistito chiamandoli nuovamente e dicendo che avrebbe fatto una strage. Solo a quel punto la polizia è arrivata subito. Tanto il giorno dopo sono tornati qua”.
Le altre attività principali della zona sono un’autoscuola e una palestra, che hanno preferito non essere riprese nella loro testimonianza. “Questa mattina ho dato dello scottecs a uno di questi extracomunitari che si era rotto il naso, ma dormono davanti alla serranda e ogni mattina dobbiamo cacciarli via. Vedete sull’albero? C’è una delle coperte che usano”, le parole della titolare dell’autoscuola. Ben più forte la testimonianza della palestra, che allude anche alla paura di tante donne che frequentano la loro struttura: “Capita di vedere persone bucarsi o fare i propri bisogni nell’erba qui davanti ma ormai ci siamo abituati. La situazione è peggiorata molto rispetto a quando avevamo aperto 4 anni fa”, poi lancia l’allarme “Il giovedì e venerdì pomeriggio abbiamo una personal trainer che fa dei corsi per sole donne, c’è capitato a volte di dover venire ed intervenire perché questi individui si schiacciano contro le vetrate per provare ad osservare le donne. Tante hanno paura”.
Una situazione dunque di degrado e paura a due passi da Termini, con l’amministrazione capitolina che non sembra preoccuparsene o fare gesti concreti per arrivare ad una soluzione.