La tragedia dell’incidente avvenuto a Roma a Casal Palocco il 14 giugno 2023 continua ad essere uno dei casi più discussi da settimane. Sono ancora tanti gli interrogativi a cui rispondere, fattori e aspetti a cui fare attenzione e le indagini continuano. La morte del bambino di 5 anni sta interessando tutta Italia soprattutto per come è avvenuta. Secondo gli ultimi aggiornamenti emersi dalle carte processuali, non si sarebbe verificata nessuna frenata da parte dello youtuber e la Smart guidata dalla mamma della vittima sarebbe stata trascinata per 21,5 metri.
Roma, incidente Casal Palocco
Era il 14 giugno 2023 quando ha avuto luogo l’incidente di Casal Palocco a Roma. Intorno alle 15,45 una Lamborghini Urus noleggiata e guidata da un ragazzo poco più che ventenne ha preso in pieno un’altra macchina guidata da una donna con accanto i suoi due bambini. Per uno di loro, purtroppo, non vi è stato nulla da fare: l’impatto è stato così violento e forte che ha perso la vita, morendo sul colpo. E’ il piccolo Manuel la vittima, un bimbo di 5 anni.
Alla guida della Lamborghini, invece, vi è un giovane youtuber da tutti conosciuto per essere uno dei The Borderline, Matteo Di Pietro, accompagnato dai suoi amici, gli altri membri del gruppo. Secondo le indagini aveva superato i 120 km/h e secondo la testimonianza di una passeggera di una Mercedes diretta sulla Cristoforo Colombo, la Lamborghini ha trascinato la Smart Forfour bianca fin sul marciapiede.
Gli ultimi aggiornamenti: “Nessuna frenata”
Le indagini continuano e gli inquirenti stanno analizzando diversi fattori oltre alle testimonianze da parte dei presenti che hanno visto la scena. Infatti, sono state ascoltate dieci persone che, seppur con dettagli differenti, hanno confermato che la velocità della Lamborghini era maggiore rispetto al limite consentito. Uno in particolare avrebbe aggiunto che ci sono buone probabilità che la mamma della vittima non si sarebbe accorta dell’arrivo della Lamborghini e che non avrebbe, quindi, tentato di frenare.
A tal proposito indagano i vigili urbani e i carabinieri facendo riferimento anche ai danni sulle carrozzerie della Lamborghini e della Smart e all’esame del fondo stradale, facendo emergere che la velocità della Lamborghini era eccessiva. Poi ancora:
La violenza dell’impatto contro la Smart sono avvalorate dall’assenza di tracce di frenata prima dello stesso, e dalla presenza invece di segni di scarrocciamento dopo la collisione, impresse dalla Smart per metri 21,70.
Un altro aspetto da valutare è la precedenza. Secondo quanto è emerso dopo la testimonianza di Gaia Nota, sembra che la smart non avrebbe inserito nessuna freccia per girare a sinistra, quindi si sarebbe immessa nella corsia in modo irregolare. Altri invece, hanno smentito spiegando:
La Smart azionava l’indicatore di direzione sinistro e avviava la manovra di svolta.
Le prime parole dello youtuber e di Gaia Nota
All’indomani della vicenda, anche l’indagato è stato sentito dalle Forze dell’Ordine che stanno portando avanti le indagini e la prima cosa che afferma è il fatto di essersi pentito e di voler tornare indietro per non commettere lo stesso errore. Ha poi aggiunto, però, di avere la precedenza. Anche Gaia Nota, una delle persone che stava all’interno della Lamborghini ha raccontato:
Ho chiuso gli occhi per la paura e l’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi. Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce, e una volta che aveva visto la Smart, ha provato a frenare.
Inoltre, insieme al suo avvocato Matteo Di Pietro avrebbe avuto l’intenzione di scrivere una lettera di scuse per la mamma del piccolo Manuel, morto a soli 5 anni per un errore umano.