La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si trova in Senato, per la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. A Bruxelles, per l’appuntamento di domani, giovedì 29 giugno, e venerdì, si tornerà su temi cardine quali la guerra in Ucraina, l’economia, la sicurezza e la difesa, le migrazioni e le relazioni esterne.
La premier ha aperto la sua replica alla discussione in Aula a Palazzo Madama parlando di “un racconto che non corrisponde a verità”.
Sono molti e copiosi i documenti prodotti per la Commissione europea per essere precisi su un piano Pnrr che non avevamo scritto noi e rispetto al quale le contestazioni della commissione non sono riferibili a noi.
Meloni in Senato in vista del Consiglio Ue, la premier sul Pnrr: “Lavoro serio che stiamo cercando di fare”
Dopo il suo intervento alla Camera la premier è tornata sul Pnrr, sul quale, sottolinea, “non ci sono ritardi”, ma c’è “il lavoro serio che stiamo cercando di fare”.
Mi fa specie francamente che i partiti, che hanno di fatto steso il Piano sul quale oggi si lavora, siano anche quelli che se la prendono con l’attuale Governo. E mi fa specie anche che lo faccia il commissario Gentiloni, che il piano immagino lo avrà letto prima e che oggi chiama in causa il Governo italiano, dicendo che bisogna correre e fare di più. Se si fosse vigilato un po’ di più in passato, probabilmente oggi si farebbe molto più velocemente.
Migranti, Meloni: “Trattativa in corso con la Tunisia, passi in avanti molto significativi”
Il discorso della premier al Senato si è poi concentrato sul tema dei migranti, con un cenno in particolare alla sua missione in Tunisia.
Non è vero che la Tunisia ci ha sbattuto la porta in faccia. È vero che c’è una trattativa in corso, si sta lavorando per arrivare a una iniziativa più sostanziosa. Non voglio dare tempi, mi pare che si facciano passi in avanti molto significativi.
Meloni ribadisce il lavoro fatto dal governo italiano “nel riaprire un dialogo, che sta diventando quotidiano, su un fronte che è fondamentale per la questione migratoria”, ma anche “per la stabilità del Nordafrica e dell’Ue”.
Credo che il governo italiano abbia avuto in questo un ruolo non secondario. Credo che il tema degli investimenti in Tunisia e nel Nordafrica debba essere strutturale.
Sul Piano Mattei per l’Africa, non si tratta di una cosa “che possiamo o vogliamo fare da soli” ma di “un progetto pionieristico sul quale cerchiamo di coinvolgere l’intera Unione Europea. A tal proposito, Meloni ha confermato che il progetto verrà presentato “in autunno definitivamente”.
“Grave se l’opposizione chiede il sostegno esterno”
In chiusura, una stilettata da parte della leader di Fratelli d’Italia nei confronti dell’opposizione. Questa la dichiarazione evidenziata:
Vi rendete conto di quanto sarebbe grave chiedere un intervento esterno semplicemente perché non si è grado di battere il governo facendo opposizione? Questo è un limite sul quale confido saremo tutti d’accordo: prima viene l’interesse dell’Italia e poi quello di partito.