Giornata importante per la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, volata a Bruxelles per riunire la delegazione PD al Parlamento Europeo. Sarà l’occasione per discutere alcune priorità che la comunità dem ha a cuore: la tutela del lavoro, anche di quello nuovo, a partire dalle piattaforme e dall’intelligenza artificiale. E ancora – ha detto Elly Schlein intervenendo sui suoi canali social – l’Europa sociale e della salute, la lotta all’emergenza climatica, la difesa della democrazia e un ruolo politico più forte dell’UE, anche in politica estera. Tutto questo mentre in Italia il Parlamento è impegnato ad accogliere le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio Europeo. Un doppio binario, quello che unisce Roma a Bruxelles, che rende particolarmente importante questa calda giornata di fine giugno.

Sanità, salario, alleanze: il punto di Schlein

Ma Elly Schlein ha avuto modo, proprio oggi, anche di fare una apparizione a Tagadà, lo show politico del palinsesto de La 7. La Segretaria del Partito Democratico ha avuto modo di rincarare la dose e di riportare in auge alcune tematiche a lei care e sulle quali, dall’inizio del suo insediamento nella segretaria dem, sta facendo battaglia. Per esempio, ha parlato di salario minimo per il quale cerca sponde negli altri gruppi di opposizione. Potrebbe essere Azione una di queste il cui leader Carlo Calenda, seppure molto freddo con Elly Schlein e con il Partito Democratico in generale, è favorevole all’introduzione di questa misura. Ma tra i due, checché ne dicano alcune ricostruzioni giornalistiche, non ci sarebbe ancora nessun accordo:

Nessun patto dell’ascensore, ci siamo semplicemente incrociati con Calenda, ci stanno lavorando i gruppi in queste ore. Ma chiediamo a tutte le opposizioni di lavorare insieme.

In generale, quindi, ha parlato delle possibili alleanze che potrebbero nascere nei prossimi mesi ed in vista delle europee. Le sue parole:

Abbiamo fatto le amministrative con alleanze diverse tra loro, non ci sono schemi preimpostati perché l’alleanza che mi interessa è quella con le fasce più povere della popolazione che non stanno andando a votare. Così ci muoveremo e così ci stiamo muovendo. Stiamo lavorando con tutte le opposizioni.

Altro cavallo di battaglia è quello della sanità su cui ha detto:

Nella prima manovra il governo non ha messo nemmeno risorse sufficienti per consentire alla sanità di stare al passo con l’inflazione. Le liste d’attesa sono talmente lunghe che le persone più povere stanno rinunciando a curarsi. Non vogliamo questa Italia qui.

Mes e Santanché: il pressing sul governo

Schlein è poi passata all’attacco pungolando il governo su alcuni aspetti in questo momento nevralgici. In primis il Mes su cui molto si è spesa Meloni aula reiterando il no all’attivazione. Le sue parole:

Deve essere chiaro quello che sta accadendo: l’Italia è l’unico paese europeo su 20 a non aver ancora ratificato le modifiche al Mes. Questo intacca la credibilità in Europa dell’Italia. Ma ratificare le modifiche non significa attivare lo strumento, ma con un governo così ideologico si rischia di farci tirare le orecchie dall’Europa, come successo oggi.

Poi sul caso che ha colpito Daniela Santanché, Ministra del Turismo, nell’occhio del ciclone per presunta mala gestione delle sue società. La Segretaria dem ha detto:

Intanto ci interessa sapere cosa viene a dire Santanchè in Aula. Passano molti giorni, ma l’unico ministero che manca a questo governo è il ministero dei rinvii. Hanno rinviato anche il passaggio di Santanchè.

La Ministra, che ha accettato di riferire, è attesa in aula il prossimo 5 luglio.