Andrea Pirlo si è insediato ufficialmente sulla panchina della Sampdoria. L’ex fantasista della Juventus oggi si è presentato alla stampa e alla piazza. “Quando ci sono persone serie e un progetto, non conta la categoria. Allenare la Samp è come allenare in Serie A. Ho avuto grandi esperienze in questi anni. Ho grande voglia di ricominciare, è una grande opportunità per me, ma lo è per tutti. Ringrazio il presidente per avermi scelto, io ho fatto una scelta di cuore. Ho una grande voglia di ricominciare “. Ecco le sue prime parole. Il nuovo tecnico blucerchiato ha parlato della sua nuova avventura com’è nel suo stile. Con la sua proverbiale calma e senza fare annunci troppo azzardati. Prima di dare qualsiasi tipo di giudizio vuole vedere la squadra e cosa ha a disposizione, il resto verrà da se. “Ho molto entusiasmo e non vedo l’ora di cominciare a lavorare. Ma la Samp è stata salvata da poco e noi ieri abbiamo cominciato a lavorare. Alla gente però non vanno raccontati sogni. Lavoreremo per arrivare più in alto possibile, bisogna essere realisti e lotteremo per farla tornare al massimo splendore”. L’unica cosa che spera è di trovare il suo amico Quagliarella che al momento ha il contratto in scadenza tra due giorni. “Quagliarella è un amico, il suo futuro dipende dalla società”.

Sampdoria, Pirlo si presenta alla piazza “Sono cresciuto con Vialli e Mancini, questa è una società storica”

E proprio al fianco di Pirlo c’è ben rappresentata la società. Seduti ai suoi lati ci sono il nuovo direttore dell’area tecnica Nicola Legrottaglie, e il presidente del club Marco Lanna che ascolta con attenzione seguendo la presentazione del nuovo tecnico. E lui, con la sua proverbiale flemma, dice di avere una gran voglia di rimettersi in gioco in una squadra di valore come la Samp, che, come ha detto, non conta non sia nella massima serie, starà a lui anche riportarla in alto, con l’aiuto della nuova società. “La nuova proprietà – ha detto Pirlo – ha salvato una società storica simbolo dell’Italia. Sono cresciuto con Vialli, Mancini, lo scudetto degli anni 90, con questi miti. Avrò l’opportunità di essere protagonista qui, non vedo l’ora di iniziare”. Viste proprio le difficoltà superate dal club, il rischio fallimento, la salvezza con Andrea Radrizzani, ora la Sampdoria dovrà lavorare duro per riprendersi il posto che le compete, ha sottolineato il nuovo allenatore blucerchiato. “Ripartiremo da un progetto sostenibile per la società – ha confermato il nuovo tecnico – da un mix composto da giocatori giovani e meno giovani. Il progetto ha necessità di tempo, bisogna avere fiducia ma allo stesso tempo lavorare”. Cosa lo abbia convinto a dire di si alla Samp non è determinabile in un elemento solo. “Non serviva tanto per convincermi – ha ammesso Pirlo – ho incontrato il presidente ancora prima che comprasse la società. Non c’era bisogno di tante parole, allenare la Sampdoria è un obiettivo importante. Quando uno decide di arrivare qua sa cosa vuol dire allenare questa squadra”.

Pirlo sul suo passato sulla panchina della Juventus “Meglio pensare al futuro. Ora sono più consapevole”.

E scherzo del destino o coincidenza nessuno può dirlo, l’ex juventino ricorda la sua prima esperienza da allenatore. “La mia prima partita è stata proprio contro la Samp allenata da Ranieri. Sono consapevole del fatto che la serie B sia un campionato importante, bisogna dare sempre il 100 per 100 per arrivare più in alto possibile”. Qualcuno poi gli ha chiesto se abbia sentito Mancini o Lippi per chiedere qualche consiglio. Lui ha risposto così: “Con Lippi abbiamo un ottimo rapporto, ci sentiamo spesso. Con Mancini non ho questo rapporto, per ora non ho chiesto nulla a nessuno. Se ce ne sarà bisogno magari li chiamerò”. Passato dalla parte dell’allenatore, non ha escluso di potersi rimettere gli scarpini magari per insegnare a qualche suo giocatore come si tirano i calci piazzati. “Ci si allena sempre per migliorare lo facevo anche io. Basta mettersi li con perseveranza se sui calci piazzati ci sarà bisogno di aiutare qualcuno lo farò volentieri”. Inevitabile una domanda sul suo passato sulla panchina della Juventus. “Il mio lavoro in bianconero è stato sottovalutato? Non guardo al passato. Quello che è stato è stato e aiuta a guardare meglio il futuro”, ha liquidato Pirlo. Il neo tecnico della Samp ha parlato anche della sua esperienza in Turchia. “Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Siamo riusciti a giocarci le partite a viso aperto ma mi è servito di crescere da allenatore. Ora sono molto più esperto e più consapevole“.

Nicola Legrottaglie nuovo direttore tecnico della società “Io dovrò mettere i giocatori in condizione di dare il massimo”

La parola poi passa per un attimo al nuovo direttore dell’area tecnica, Nicola Legrottaglie che ha spiegato un po’ quale sia il suo ruolo e l’organizzazione della nuova società. “L’obiettivo del club è lungimirante – ha detto il dt blucerchiato – l’idea del club è di delegare le responsabilità a due figure diverse (lui che si aggiunge al presidente Marco Lanna), per formare meglio tutte le aree dividendo le forze e quindi moltiplicandole. Io gestirò le aree che permettono all’atleta di performare al massimo e sarà un gioco di squadra. Per me è lungimirante come idea che non deve spaventare, il nuovo deve incoraggiare non spaventare. L’obiettivo è che il calciatore dia il massimo quando va in campo”.