Sono passati otto anni da quando Mateo Kovacic ha salutato l’Inter ma le casse nerazzurre ancora sorridono ogni volta che il croato cambia maglia. La FIFA difatti regola i trasferimenti dei calciatori facendo pagare l’indennità di formazione e il meccanismo di solidarietà dalla società cedente ai club che hanno avuto il calciatore tesserato tra i dodici e ventitre anni, il Manchester City campione d’Europa ha sborsato 29 milioni di euro per convincere il Chelsea e quindi all’Inter spettano 435mila euro di contributo, alla Dinamo Zagabria 580mila euro; al Real Madrid 290mila euro e al LASK Linz 145mila euro.
Come funziona il Contributo di Solidarietà?
L’Inter incassa con Mateo Kovacic nonostante l’addio risalente al 2015. Il croato arrivato a Milano appena ventunenne rimanendo per due stagioni prima di passare al Real Madrid, proprio quei due anni hanno permesso al club nerazzurro di incassare il contributo di solidarietà ad ogni cambio maglia. Non sono cifre che rivoluzionano i bilanci ma comunque un guadagno pari a 435mila euro per l’Inter per un giocatore che ha salutato otto anni fa. Capiamo meglio come funziona questo indennizzo che è spiegato all’articolo 20 e 21 del Regolamento FIFA sullo status e i trasferimenti internazionali dei calciatori.
L’articolo 20 recita che un’indennità di formazione sarà pagata alla/e società in cui il calciatore si è formato: quando il calciatore firma il suo primo contratto da Professionista e in occasione di ogni singolo trasferimento fino alla stagione in cui compie il suo 23° compleanno. L’obbligazione di pagare un’indennità di formazione sorge quando il trasferimento avviene nel corso o alla fine del contratto.
L’articolo 21 spiega che se un calciatore professionista si sposta durante la durata del contratto, il 5% di qualsiasi indennità, ad eccezione di quella di Formazione, pagata alla precedente Società sarà dedotta dalla somma totale di questa indennità e distribuita dalla Nuova Società come contributo di solidarietà al/alle società che hanno formato ed educato il giocatore nel corso degli anni. Questo contributo di solidarietà sarà ripartito tra le Società in proporzione al numero di anni in cui è stato tesserato con le società per le quali egli ha giocato nelle stagioni che vanno dal giorno in cui ha compituo il suo 12° compleanno al suo 23° compleanno, secondo le seguenti modalità:
- Stagione del 12 compleanno: 5% (ovvero 0,25% dell’indennità totale)
- Stagione del 13 compleanno: 5% (ovvero 0,25% dell’indennità totale)
- Stagione del 14 compleanno: 5% (ovvero 0,25% dell’indennità totale)
- Stagione del 15 compleanno: 5% (ovvero 0,25% dell’indennità totale)
- Stagione del 16 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 17 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 18 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 19 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 20 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 21 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 22 compleanno: 10% (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
- Stagione del 23 compleanno: 10 % (ovvero 0,5% dell’indennità totale)
Procedura relativa al pagamento:
- L’importo dovuto come contributo di solidarietà, in conformità con le precedenti disposizioni,
dovrà essere pagato dalla nuova Società a quella/e in cui è avvenuta la formazione del
calciatore entro e non oltre 30 giorni dal suo tesseramento. - Spetta alla nuova Società calcolare a quanto ammonta il contributo di solidarietà e stabilire in
che modo deve essere distribuito ripercorrendo a ritroso la carriera del calciatore.
All’occorrenza, il calciatore dovrà offrire alla nuova Società la propria collaborazione nello
svolgimento di questo compito. - Se non si è in grado di collegare il calciatore alla sua Società di appartenenza precedente,
l’indennità di formazione viene attribuito alla Associazione nazionale di calcio del paese in cui
il calciatore è stato formato. Questo compenso sarà destinato ai programmi di sviluppo del
calcio giovanile nell’Associazione in questione. - Il Comitato disciplinare della FIFA può adottare dei provvedimenti disciplinari nei confronti
delle Società o dei calciatori che non assolvono gli obblighi stabiliti nei paragrafi precedenti.