Jens Stoltenberg torna a sottolineare l’importanza di continuare il sostegno a Kiev nella guerra contro la Russia. Il segretario generale della Nato ribadisce come Mosca, apparsa in difficoltà dopo l’episodio della rivolta della Wagner, sia ancora un avversario da temere.
Non dobbiamo sottovalutare la Russia. Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina e dobbiamo mantenere forti le nostre difese per inviare un messaggio chiaro a Mosca e Minsk che la Nato proteggerà ogni centimetro del territorio alleato.
Stoltenberg è tornato a fare quadrato attorno all’Ucraina nella sua conferenza stampa congiunta con il primo ministro estone Kaja Kallas a Bruxelles. L’Alleanza si dichiara dunque pronta a qualsiasi minaccia, proveniente sia da Putin che da Lukashenko.
Guerra, Stoltenberg invita a “non sottovalutare” la Russia: domani Zelensky in collegamento al Consiglio Ue
Domani, giovedì 29 giugno, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky interverrà in collegamento video durante il Consiglio europeo. Secondo fonti Ue, infatti, il primo punto all’ordine del giorno sarà proprio l’Ucraina. I Ventisette discuteranno poi su argomenti caldi quali migrazione e relazioni esterne.
Proprio Zelensky è intervenuto oggi alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, in occasione del Giorno della Costituzione. Il leader di Kiev ha parlato del comparto industriale della difesa: sul tavolo la possibilità di migliorarlo fino a produrre armi occidentali sul suolo ucraino.
Miriamo a produrre e localizzare i sistemi d’arma necessari: difesa antiaerea, carri armati, cannoni per veicoli corazzati forniti dai partner in Ucraina. I nostri soldati avranno sempre armi. Questo non è un sogno, ma ancora una volta una realtà. Comprendiamo che il volume di produzione non è ancora sufficiente. Abbiamo ancora bisogno del supporto globale dei nostri partner. Ma sarà sufficiente, ce la faremo.
A proposito della possibilità di un “conflitto congelato“, in caso di piani di pace che lascino alla Russia i territori conquistati, il presidente ucraino conferma le proprie idee chiare, già rivelate in precedenza.
L’Ucraina non accetterà nessuna delle opzioni che trasformeranno la guerra della Russia contro il nostro paese in un conflitto congelato. La leadership politica e militare della Federazione Russa non dovrebbe sfuggire alla giustizia, sono banditi che hanno preso il controllo delle istituzioni statali della Russia… e hanno iniziato a terrorizzare il mondo intero.
A Kramatorsk proseguono i soccorsi
Arrivano nuovi aggiornamenti sull’attacco russo al ristorante Ria Pizza a Kramatorsk che ha provocato 10 morti, tra cui 3 adolescenti. Si trattava di un luogo frequentato dalla gente comune, ma anche dalla comunità giornalistica internazionale.
Tra i feriti più gravi, infatti, c’è anche la scrittrice ucraina Victoria Amelina, che ha riportato una grave frattura cranica. Con lei c’era Hector Abad Faciolince, scrittore, saggista e giornalista colombiano: i due professionisti erano a cena insieme. Nello stesso posto anche l’ex alto commissario per la Pace in Colombia Sergio Jaramillo e la giornalista colombiana Catalina Gomez, tutti feriti in modo lieve.
Rispetto a quello che l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell definisce un “nuovo crimine di guerra di Mosca“, Dmitry Peskov respinge al mittente le accuse. Il portavoce del Cremlino ha negato che il missile russo fosse indirizzato ai civili.
Gli attacchi vengono effettuati su obiettivi collegati con l’infrastruttura militare.
Una versione confermata dal ministero della Difesa russo, che ha affermato che l’obiettivo colpito nel bombardamento non fosse civile. Il bersaglio era un “punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56/a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine”. Lo ha svelato il portavoce Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax.