Si tiene oggi, mercoledì 28 giugno, il Question Time in Aula a Montecitorio, al quale partecipano i ministri Piantedosi, Tajani, Valditara e Schillaci.

Al via dalle 15, i titolari dei ministeri dell’Interno, degli Esteri, dell’Istruzione e della Salute rispondono su diversi temi relativi alle loro competenze.

Valditara nel Question Time alla Camera: “Ripensato l’istituto della sospensione”

A esordire dalla Camera dei deputati il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha parlato di “una scuola che promuova la cultura del rispetto” quale obiettivo del suo mandato. Una scuola “che ripristini l’autorevolezza dei docenti” e che “rimetta al centro il principio di responsabilità, restituendo piena serenità alla comunità educante”.

Il caso di Rovigo ha visto l’intervento del Ministero per ripristinare una adeguata osservanza delle disposizioni normative. Abbiamo ripensato l’istituto della sospensione. Abbiamo immaginato delle attività di cittadinanza solidale.

Tra le misure che “annunceremo presto”, sottolinea Valditara, vi è la “necessità di più scuola, più impegno, più studio nei confronti di quei ragazzi”.

Segnale di inversione di tendenza, segnale di rigore e serietà per rispetto ai docenti e ai dirigenti per quello che è il lavoro più bello del mondo.

Schillaci: “Aumento del Fondo sanitario nazionale di oltre 3 miliardi”

Dal canto suo, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha illustrato l’incremento del Fondo sanitario nazionale, inserito nella legge di Bilancio per il 2023, che arriva “dopo un periodo di definanziamento” del Ssn.

In definitiva, nel 2023 si registra un aumento del Fondo sanitario nazionale di oltre 3 miliardi. La portata di questi interventi, a cui conto di farne seguire altri nella prossima legge di Bilancio, è indicativa dell’interesse che il Governo attribuisce al Servizio sanitario pubblico e universalistico.

Schillaci si dice “consapevole come ministro e come medico che necessita salvaguardare funzioni e prerogative del nostro Ssn per corrispondere in modo sempre più tempestivo all’esigenza di tutela della salute pubblica”.

Tajani sul Mes: “Serve una riforma più ambiziosa”

Nel suo momento durante il Question Time, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è tornato sul tema Mes, “concepito in un quadro di profonda incertezza economica”.

Fu creato con un trattato nel 2012 e l’Italia aderì per permettere il salvataggio di economie in crisi. Si tratta quindi di uno strumento legato a un preciso contesto storico oggi profondamente mutato. L’obiettivo oggi è quello di dotare l’Unione Europea dei mezzi necessari per fronteggiare le sfide attuali. Lo stesso Mes non può più essere uno strumento emergenziale, deve darsi una vocazione, servono cambiamenti più strutturali. Serve una riforma più ambiziosa, un’indebita accelerazione potrebbe rilevarsi controproducente.

In aggiornamento

Leggi anche:

Giorgia Meloni alla Camera in vista del Consiglio Europeo: “Per fermare l’immigrazione serve stabilità in Africa. Basta polemiche sul Mes“

“Mi sforzo per non sembrare vecchia” Meloni sceglie (di nuovo) l’ironia per rispondere alle accuse