Via dai social che stressano. La fuga dalla realtà virtuale travolge gli adolescenti. Il fenomeno, del tutto recente, porta a disattivare l’account per stanchezza. La vita virtuale sottrae energie. “Sei utenti su dieci provano a cancellarsi dai social, per riattivare tutto quindici giorni dopo – ha spiegato William Nonnis, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus – il digital detox non ha mai funzionato”.
Via dai social che stressano: “La scuola educhi all’uso o le nuove generazioni si autodistruggeranno da sole”
“Il problema della fuga sono i contenuti. I ragazzi fino ai 24 anni pubblicano anche fesserie, e non sanno che quando avranno 40anni saranno selezionati per quello che hanno dimostrato. Tutto si baserà su ciò che hai fatto sui social: le relazioni, il lavoro. I social sono interessanti per chi riesce a dosarli, ma se si va oltre si rischiano danni importanti – ha osservato Nonnis – manca un’istruzione adeguata, la scuola faccia i conti con quella che definisco ignoranza 2.0. Se non si chiarisce, ai giovani, il potenziale dei social network, i pro e i contro, le nuove generazioni si autodistruggeranno da sole“.
Il caso di Casal Palocco esiste dal 2013
“Il caso di Casal Palocco esiste dal 2013, è un fenomeno non nuovo, ma nessuno è intervenuto. La scuola è cosciente e consapevole di simili fenomeni, da oltre dieci anni, perché non prende provvedimenti? – si è congedato Nonnis – la scuola accompagni allo strumento”