Voto in condotta: è il voto all’educazione, la valutazione del comportamento dello studente. “Un voto che se troppo basso è insensato – ha detto Adriano Formoso, psicoterapeuta e cantautore, intervenuto a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus – le insegnanti, portano dietro la cattedra le nevrosi della vita privata, hanno l’ansia di dover finire il programma da portare a termine entro fino anno e, anche per questo, dimenticano di instaurare rapporti di fiducia coi ragazzi. Questi i motivi per cui il voto basso in condotta non ha senso, il fallimento è degli insegnanti. Ci sono Paesi dove le reazioni sono violente, i docenti non riescono a vivere il mestiere con la passione di educare prima che di insegnare“.
Voto in condotta: dal caso di Rovigo a quelli che attaccano il biglietto del pesce d’aprile sulla spalla dell’insegnante. “Un mondo senza valori”
Voto in condotta: si discute del caso della scuola di Rovigo, gli studenti che hanno lanciato i pallini contro la prof. secondo alcuni addetti ai lavori andavano allontanati dalla scuola, sospesi, o addirittura bocciati. Il dietrofront della scuola, sul voto finale, fa discutere. Così, anche l’agenzia di socializzazione deputata a educare è accusata di non avere polso, né le idee chiare. Non è più funzionale alla causa. “Viviamo in un mondo che sta riformulando delle indicazioni per ritrovare una serie di abitudini valoriali che si sono perse, anche a causa della pandemia. Sappiamo di adolescenti che arrivano a scuola e attaccano il biglietto del pesce d’aprile sulla spalla dell’insegnante – ha sottolineato l’esperto – sintomo di una crisi sociale dovuta al fatto che l’essere umano si è sentito agli arresti domiciliari, per un periodo della vita, e noi siamo esseri che hanno la necessità di desensibilizzarci agli stili di vita traumatici, che ci scompensano“.
Opporsi al male con l’amore
“La sofferenza e l’amore sono contagiosi. Non credo la soluzione sia soltanto la sospensione, o il voto in condotta. Ci si può anche opporre al male con l’amore: perché si ha interesse a punire e non a capire il motivo del gesto? Chiedendo, ad esempio, che tipo di piacere ti ha dato? Nella vita, oltre a insegnare le materie, l’altro compito dell’insegnante è aiutare i ragazzi a sentire come sentono gli altri – ha aggiunto Adriano Formoso – la famiglia ha un ruolo principale nell’esordio alla vita e ci aiuta a sviluppare uno stile di attaccamento a seconda dell’esperienza dei primi anni di vita“.
I social aiutano o danneggiano?
La perdita dei valori e la ricerca di un comportamento virtuoso, secondo alcuni, è diretta conseguenza di un uso massiccio e maldestro dei social. “I ragazzi emulano le estremizzazioni che vedono in rete. E’ importante che capiscano che alcuni esempi sono aberranti – si è congedato lo psicoterapeuta e il cantautore – la famiglia prepari ai valori, se questi valori non ci sono si facciano degli interventi dove si spiega che un comportamento diverso aumenterebbe l’amore. E sentirsi amati e importante!”