In Svezia, la polizia autorizza il rogo del Corano. Il permesso arriva nell’ambito di una protesta che avrà luogo oggi, mercoledì 28 giugno, al di fuori della moschea principale di Stoccolma. La manifestazione si terrà nel pomeriggio, proprio in corrispondenza dell’inizio della festa musulmana Eid al-Adha, che dura tre giorni. Lo rivela il media svedese Expressen.
Tutto era cominciato lo scorso gennaio, quando il rogo del libro sacro musulmano davanti all’ambasciata turca aveva dato vita a lunghe proteste. Due settimane fa, in una sentenza, una corte d’appello svedese aveva respinto il divieto di bruciare il Corano imposto dalla polizia. Il provvedimento della Corte Suprema svedese ha di fatto annullato la decisione della polizia.
Rogo del Corano in Svezia, la vicenda che aveva acuito le tensioni tra svedesi e musulmani
La Corte Suprema lo aveva detto, dunque: bruciare il Corano non è reato. Una decisione che aveva fatto seguito alle azioni dell’attivista della destra estremista svedese Rasmus Paludan, che aveva bruciato una copia del testo sacro durante una manifestazione. L’accaduto, nei pressi dell’ambasciata turca a Stoccolma, aveva provocato le ire del mondo musulmano.
A tal punto da favorire “vari appelli internazionali a commettere attentati in Svezia“, aveva detto Susanna Trehörning, dell’unità anti-terrorismo della polizia di sicurezza di Stoccolma, in un discorso citato dall’agenzia di stampa Tt. A tal proposito, i servizi segreti avevano arrestato cinque persone, sospettate di preparare un “atto terroristico” di matrice islamica.
Per quanto riguarda la protesta odierna, a presentare la richiesta stavolta non è Rasmus Paludan, ma un ignoto uomo di 30 anni. Intanto Helena Boström Thomas, portavoce della polizia, ha gettato acqua sul fuoco in merito alla gestione dei possibili disordini. Intervistata dalla televisione svedese SVT, ha dichiarato che gli agenti sono “pronti a diversi potenziali scenari e abbiamo adottato le misure che riteniamo necessarie”.
In questo periodo, tra l’altro, a Stoccolma e in diverse aree svedesi c’è un elevato rischio incendi: per questo è vietato fare falò o bruciare oggetti all’aperto. In questo caso è previsto uno strappo alla regola.
Il diritto costituzionale ha la precedenza sui divieti temporanei di incendio; la polizia interviene solo se c’è un pericolo.