Assegni familiari e assegno unico 2023. L’INPS ha recentemente pubblicato la circolare contenente la rivalutazione degli assegni familiari, che entrerà in vigore il 1° luglio 2023. È importante notare che queste modifiche non devono essere confuse con l’Assegno Unico Universale per figli a carico.
Gli assegni al nucleo familiare (ANF) vengono erogati alle famiglie che non beneficiano dell’AUU. Entrambi gli assegni subiscono una rivalutazione, ma l’INPS le effettua con modalità e tempi differenti. Analizziamo insieme i motivi del cambiamento dell‘importo per entrambi gli assegni.
Assegni familiari – assegno unico: le differenze
L’INPS deve considerare i nuovi parametri relativi al reddito familiare per erogare l’assegno. In particolare, viene fissata la rivalutazione dei “livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’Assegno per il nucleo familiare“. I dati reddituali vengono rivalutati annualmente in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).
Secondo quanto riportato dall’INPS, la variazione percentuale generata dall’ISTAT, basata sui prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, nel periodo tra il 2022 e il 2021 è risultata essere di + 8,1 punti percentuali.
Assegni unico universale 2023
È cambiato importo assegno unico? Da quando sarà aumentato l’assegno unico? Nelle ultime settimane, complice l’arrivo dell’aumento sulle pensioni, molti beneficiari dell’assegno unico universale per i figli stanno ricevendo importi diversi rispetto a quelli incassati nei mesi precedenti. Scopriamo insieme cos’è cambiato e cosa cambierà nelle prossime ore.
L’INPS aprirà nei prossimi giorni, con non poche difficoltà, il calendario dei pagamenti per il mese di luglio. Un aspetto che piace, se non fosse che molti pensionati attendono ansiosamente di ricevere l’aumento e gli arretrati loro spettanti.
Sicuramente, a qualcuno sarà riconosciuta la quattordicesima mensilità d’ufficio, a condizioni che soddisfi i requisiti normativi. Tuttavia, non tutti avranno il piacere di ricevere un importo più della loro pensione. Nel frattempo, molti pensionati già conoscono delle date per il ritiro e l’accredito del trattamento previdenziale e assistenziale dell’INPS.
I pensionati si preparano quindi a ricevere una pensione più ricca in vista dell’estate, grazie alla quattordicesima, all’aumento e agli arretrati, se dovuti.
Nel mentre, ed ecco il secondo punto: l’Ente nazionale della previdenza sociale sta per introdurre importanti novità sull’assegno unico universale per i figli.
Perché è cambiato l’importo dell’assegno unico dal 2022 al 2023?
Il governo italiano ha previsto diversi aumenti per contrastare l’inflazione e mantenere il potere di acquisto delle famiglie, incluso l’assegno unico universale. Fino al 31 dicembre 2022, l’INPS ha riconosciuto come contributo massimo di 175 euro per ogni figlio. A questa somma essere aggiunte ulteriori maggiorazioni e benefici, a condizioni che i beneficiari soddisfino i requisiti normativi.
A gennaio 2023, l’importo dell’assegno unico universale è stato rivalutato in base alla presunta variazione dei prezzi al consumo del 7,3% annuale 2022. Le modifiche apportate sono le seguenti:
- L’importo del beneficio per i figli è passato da 175 euro a 196 euro, per i casi in cui è presente un reddito certificato ISEE fino a 15mila euro
- L’importo del beneficio per i figli è passato da 50 a 55 euro, per i casi in cui è presente un reddito certificato ISSE superiore a 40mila euro.
D’altra parte, è noto che tutte le istruzioni di pagamento, a partire dagli aumenti delle pensioni minime fino alla quattordicesima, sono gestite dall’INPS in base alla disponibilità dei fondi. Allo stesso modo, anche i ricalcoli dovuti per l’assegno unico universale per le famiglie ha intensificato l’operato dell’Ente.
Dal ricalcolo possono emergere conguagli negativi o positivi, a seconda dei casi. Per l’ultima settimana del mese, l’INPS ha previsto somme extra sull’assegno unico universale. Nel caso in cui si sia ricevuto un conguaglio a debito, sarà possibile procedere con trattenute suddivise in ratei pari a 1/5 per mensilità.
Questo cambiamento è dovuto a diversi motivi elencati precedentemente, ma anche a una possibile variazione reddituale, come le maggiorazioni relative alle mensilità di gennaio e febbraio 2023, la liquidazione dell’assegno basata sui valori del certificato ISEE, eventuali recuperi delle maggiorazioni e rettifiche dell’ISEE 2022, insieme ad altre circostanze portano alla rideterminazione dell’importo dell’assegno unico universale.
Da quando sarà aumentato l’assegno per il nucleo familiare?
L’INPS, nella circolare N. 55 del 9 giugno 2023, ha previsto l’erogazione dei nuovi importi per l’Assegno per il nucleo familiare, che entreranno in vigore a tutti gli effetti di legge a partire dal 1° luglio 2023.
L’INPS procede alla rivalutazione dell’importo del beneficio per i figli in conformità alle disposizioni contenute nel decreto legge N. 69 del 13 marzo 1988.
Nello specifico, i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’Assegno per il nucleo familiare vengono rivalutati annualmente, a partire dal 1° luglio di ciascun anno.
In relazione a quanto previsto nella circolare n. circolare N. 55 del 9 giugno 2023, l’INPS provvede alla rivalutazione dell’importo mensile dell’assegno per il nucleo familiare, che sarà in vigore per il periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024. Per ulteriori dettagli si rimanda alla pagina dedicata alla circolare INPS.