Bonus casa, arrivano conferme dall’Agenzia delle entrate su come cambiare pavimenti, porte, finestre e impianti con il 75% dell’agevolazione sulla rimozione delle barriere architettoniche. Questa tipologia di bonus, che potrà essere utilizzata fino a tutto il 2025, consente di avere un ampio ventaglio di agevolazioni su interventi relativi agli immobili. Infatti, oltre ai lavori di sostituzione già indicati, i contribuenti possono utilizzare il bonus anti-barriere architettoniche anche per i lavori da effettuarsi nelle singole unità abitative dei condomini (oltre alle parti comuni degli stessi), per la sostituzione dei bagni e dei sanitari, ma anche per gli interventi di completamento di opere già realizzate.
Sul bonus casa del 75% è intervenuta l’Agenzia delle entrate fornendo chiarimenti in merito all’ambito di applicazione dell’agevolazione fiscale, ma anche per ribadire che i lavori devono rientrare nella disciplina generale del decreto del ministero dei Lavori Pubblici numero 236 del 1989. A tal proposito, si ricorda che il rispetto dei requisiti e degli adempimenti tecnici dovranno risultare da attestati e documentazioni che dovranno essere conservati al fine di esibirli in caso di controlli.
Bonus casa, come cambiare pavimenti, porte, finestre e impianti con il 75% di sconto
Nuove possibilità di agevolazione dei lavori edilizi sono stati chiariti dall’Agenzia delle entrate per quanto concerne il bonus sull’abbattimento delle barriere architettoniche che consente di ottenere il beneficio fiscale del 75 per cento. Rispettando i requisiti tecnici dettati dal decreto del ministero dei Lavori pubblici 236 del 1989, la nuova circolare dell’Agenzia delle entrate 17/E pubblicata nella serata del 26 giugno 2023, spiega che sono agevolabili i pavimenti, le porte, gli impianti e i bagni. Inoltre, con la stessa agevolazione è possibile effettuare interventi presso le unità abitative di un condominio, con un massimo di spesa agevolabile al 75% pari a 50mila euro. Ciò significa che, con la detrazione fiscale, si possono recuperare 37.500 euro.
Rispetto invece alle alternative alla detrazione fiscale, la circolare 17/E spiega che sia possibile utilizzare il vantaggio fiscale anche con la cessione dei crediti d’imposta o con l’applicazione dello sconto in fattura. Si tratta di un’eccezione rispetto alle regole generali sui bonus edilizi improntate sulla conversione in legge del decreto 17 del 2023 che ha bloccato, di fatto, le due opzioni alternative alla detrazione fiscale per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023.
Bonus abbattimento barriere architettoniche, quali lavori si possono fare anche con sconto in fattura e cessione crediti?
I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate sul bonus di abbattimento delle barriere architettoniche consentono di effettuare lavori di sostituzione delle finiture degli appartamenti. Ad esempio, i contribuenti possono ricorrere a questo bonus per sostituire i pavimenti e le porte, ma anche gli infissi esterni, come le finestre, agevolabili con altri bonus casa che – tuttavia – non consentono un vantaggio fiscale così ampio e, soprattutto, la possibilità di ottenere lo sconto sulla fattura di acquisto o di cedere il credito d’imposta. Sono altresì agevolabili anche gli interventi sui terminali degli impianti o il rifacimento e l’adeguamento degli stessi.
Peraltro, in questa classificazione rientrano anche i servizi igienici, gli impianti elettrici e i citofoni. Pertanto, un accesso più agevole nelle unità abitative per le persone che abbiano delle difficoltà motorie può essere assicurato mediante un lungo elenco di interventi da effettuare, non solo di rifacimento delle scale o degli ascensori, o l’introduzione di rampe di scale sia esterne che interne, o di servoscale e piattaforme elevatrici. L’elenco dei lavori agevolabili che fa l’Agenzia delle entrate nella circolare 17/E del 2023 è a titolo di esempio. Ciò significa che i lavori possono essere intesi in senso estensivo, purché siano rispettati i requisiti di tipo tecnico elencanti dal decreto del ministero dei Lavori Pubblici 236 del 1989.