Un agricoltore di 43 anni ha perso la vita a Carbonia in un terribile incidente sul lavoro. La vittima è rimasta incastrata nella sua mietitrebbia.
La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri, Martedì 27 Giugno 2023.
Le autorità hanno già diffuso le generalità della vittima. Si tratta di Omar Locci, 43enne originario della stessa zona della Sardegna dove è avvenuto il terribile incidente.
Secondo le prime informazioni diffuse, l’uomo era al lavoro insieme al padre nella sua proprietà agricola ubicata in località Pip, frazione di Carbonia e ai piedi della collina del nuraghe Sirai. La dinamica di come ha perso la vita è però tuttora in corso di accertamento.
Da una prima ricostruzione il 43enne era a bordo di una mietitrebbia con funzione da rotopressa. Il grande macchinario agricolo infatti consente di imballare il fieno, la paglia e il foraggio pressandoli nelle cosiddette rotoballe.
Sembra che ad un certo punto gli ingranaggi del grosso macchinario si siano inceppati e la rotoimballatrice avesse smesso di funzionare. Il 43enne sarebbe così sceso dall’abitacolo del veicolo per verificare le condizioni del macchinario. Avrebbe cercato di riparare il guasto ma la pressa si sarebbe messa di nuovo in funzione. L’agricoltore è rimasto così incastrato tra gli ingranaggi.
Ha tentato di chiedere aiuto al padre che si trovava nei paraggi della stessa proprietà agricola. L’uomo ha cercato di aiutare il figlio a liberarsi. Ogni tentativo è però stato vano. Il 43enne è rimasto stritolato tra le lamiere della rotoimballatrice.
Carbonia incidente sul lavoro: nessuna speranza di salvezza per il giovane agricoltore
Il genitore ha cercato in tutti i modi di soccorrerlo. Ha richiesto anche l’intervento di una squadra di personale medico. L’uomo, ormai inerme, tuttavia non ha potuto liberare il figlio che è morto sotto i suoi occhi.
All’arrivo dei soccorritori medici e delle forze dell’ordine la tragedia era già avvenuta. Non c’era più alcuna speranza di salvezza per il giovane agricoltore. Il medico ha formalmente ufficializzato il suo decesso a seguito del tremendo incidente sul lavoro.
Le operazioni di recupero del corpo incastrato all’interno del macchinario sono durate parecchie ore. I Vigili del Fuoco hanno infatti dovuto lavorare duramente per liberare la salma dagli ingranaggi della rotoimballatrice.
Ha tentato una riparazione con il macchinario ancora in funzione
Nel frattempo i Carabinieri e gli agenti di Polizia locale di Carbonia hanno eseguito i rilievi previsti per legge per accertare al meglio la dinamica dell’accaduto.
Come da prassi, i militari hanno posto sotto sequestro il mezzo agricolo. Inevitabile che venga disposta una perizia meccanica sul macchinario al fine di constatare il malfunzionamento.
Gli agenti hanno anche raccolto la deposizione del padre della vittima. L’uomo, unico presente sulla scena della tragedia, potrà fornire elementi utili a chiarire ulteriormente la vicenda.
Appare tuttavia certo che la morte del 43enne è la conseguenza di un tragico evento accidentale. L’uomo avrebbe cercato di riparare il guasto del macchinario senza le giuste precauzioni in materia di sicurezza. Gli ingranaggi erano ancora alimentati dal motore quando l’uomo ha tentato la riparazione. Tutto ciò è risultato poi fatale.
Per questo motivo, dopo i dovuti accertamenti, gli inquirenti probabilmente catalogheranno la morte come un puro incidente.
La notizia si è presto sparsa nella zona. L’agricoltore scomparso era particolarmente noto nei dintorni della città. Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, è stato uno dei primi ad esprimere il proprio dolore e la vicinanza alla famiglia della vittima.
Il primo cittadino del comune sardo ha infatti dichiarato:
“Siamo profondamente dispiaciuti per l’ennesimo incidente sul lavoro che si è verificato nella nostra regione. In questo caso il triste fenomeno di morte bianca ha colpito un nostro concittadino. Pertanto, siamo ancor più addolorati perché abbiamo perso un figlio della nostra città e proviamo un forte senso di vuoto. Manifestiamo il nostro cordoglio e ci stringiamo in un forte abbraccio alla famiglia del ragazzo.”