Castelli di sabbia, mare tranquillo, calma e relax: le vacanze sulle spiagge del Mediterraneo sono spesso scelte dai turisti proprio per il loro sano contorno di tranquillità, ma dopo l’avvistamento del pesce scorpione nei mari della Calabria questa sensazione di sicurezza e comfort potrebbe un po’ essere intaccata.

Gli esperti parlano di due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, una specie originaria del Mar Rosso e famosa per le sue carni pregiate. Il problema però sono gli aculei: si tratta di spine lunghe, affilate e, soprattuto, molto velenose. In alcuni casi, una puntura di pesce scorpione può avere esiti letali anche sugli esseri umani.

Il veleno rimane attivo anche per 24-48 ore dopo la morte del pesce, costituendo un problema anche per il mercato, se l’esemplare in vendita non è curato a dovere.

Pesce scorpione in Calabria, avvistamenti a Ispra

Più precisamente, gli esemplari sono stati riconosciuti presso Ispra, grazie all’occhio vigile di un subacqueo e segnalati alla Capitaneria di porto di Crotone. I controlli che si effettuano nei mari della penisola fanno capo al progetto AlienFish dell’Ente Fauna Marina Mediterranea, con la collaborazione del Cnr-Irbim (Istituto per le Risorse Biologiche e le biotecnologie Marine).

Si crede che gli esemplari della Calabria siano passati per il Canale di Suez, come era già successo nel 2016, quando sono avvenute le prime segnalazioni di pesci scorpione in Sicilia sud-orientale. Questa specie di pesce è conosciuta per essere tra le più invasive al mondo: dopo aver raggiungo il Mediterraneo Orientale, si sta rapidamente spostando verso ovest, facilitata dall’aumento delle temperature.

La presenza infestante di questa specie, avvisano gli esperti, potrebbe avere gravi effetti sul sistema ecologico locale.

“Attenti a quei 4!”: la campagna di sensibilizzazione sulla pericolosità di alcuni pesci

Ma il pesce scorpione non è l’unico esemplare a rendere la vita difficile ai bagnati del nostro Mediterraneo. Recentemente sono comparse anche altre specie, come il pesce palla maculato o il pesce coniglio, tossici e sempre più diffusi.

Per rendere più consapevoli i fruitori delle nostre spiagge rispetto ai rischi comportati da questi pesci, il Comune di Ispra, il Cnr e il progetto AlienFish hanno presentato la campagna “Attenti a quei 4!”, un’iniziativa che mira a informare sulle caratteristiche e sulla pericolosità del pesce scorpione, del pesce palla e delle due varietà di pesce coniglio.

Il progetto è patrocinato anche dai Ministeri dell’Agricolturadella Sovranità alimentare e delle forestedell’Ambiente e della sicurezza energeticadella Salute e dal Comando generale delle capitanerie di porto.