In Cisgiordania il conflitto impazza, le tensioni sono alle stelle e, come sempre accade, i primi a pagare sono i civili: esprimendo il suo cordoglio per le vite spezzate dalle violenze, l’Onu ha chiesto ufficialmente alle parti coinvolte di «evitare azioni unilaterali che potrebbero infiammare le tensioni».
Obiettivo numero uno: una pace vera e duratura tra Palestina e Israele, che possa salvaguardare il territorio della Cisgiordania da ulteriori escalation di violenza. Questo ciò che emerge dalla dichiarazione adottata all’unanimità dai 15 Stati membri, in cui si incoraggiano «ulteriori passi per ripristinare una calma duratura e consentire alle tensioni di allentarsi».
La dichiarazione Onu è stata anche occasione per ricordare a Palestina e Israele il loro impegno contro il terrorismo «in tutte le sue forme».
Onu in Cisgiordania chiede di allentare le tensioni, Tor Wennesland: “Allarmante picco di violenza”
È il funzionario Tor Wennesland ad aver assunto il ruolo di inviato Onu per il Medio Oriente e ad aver toccato con mano la situazione delicata e il clima di forte tensione, pronta ad implodere, che si respira in Cisgiordania.
La preoccupazione di Wennesland è giustificata dalla «continua espansione degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, che alimenta la violenza» e limita fortemente le possibilità di trovare un accordo pacifico e reinstaurare finalmente la calma.
«È in corso un allarmante picco di violenza», ha raccontato Wennesland facendo riferimento ai molti attacchi che, da una parte e dall’altra, non lasciano un momento di tregua a civili e soldati. L’inviato Onu crede che il tempo stringa e che sia necessario prendere misure tempestive sulla situazione in Cisgiordania per evitare che le condizioni degradino ancora.
Già nel 2023 si sono visti, in realtà, i segnali di un insperato peggioramento: quest’anno rappresenta il periodo più buio della Cisgiordania dall’inizio del conflitto, con almeno 137 palestinesi uccisi dal fuoco israeliano e 24 israeliani morti in attacchi della Palestina.